Dal 2023 arriverà tutto via web, sulla Pec (o domicilio digitale, che va a sostituire il concetto di domicilio legato ad un indirizzo civico). Le aziende si vedranno recapitare comunicazioni importanti da parte delle amministrazioni pubbliche, quali la stessa Camera di commercio, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, il Comune, solo sul domiclio digitale. E con le comunicazioni potranno arrivare anche sanzioni. E’ quanto sta facendo proprio in questi giorni la Camera di Commercio dell’Umbria, per ottemperare all’obbligo normativo stabilito dal Decreto Semplificazioni 2020 in base al quale “entro il 1° ottobre 2020, tutte le imprese dovranno comunicare al registro delle imprese il proprio domicilio digitale”. La mancata comunicazione comporta una sanzione amministrativa e l’assegnazione di un domicilio digitale d’ufficio da parte degli enti camerali, che sarà “attivato sul Cassetto digitale dell’imprenditore. È quindi necessario controllare all’indirizzo impresa.italia.it l’eventuale assegnazione del domicilio d’ufficio che vale solo per la ricezione dei documenti e non per scrivere messaggi certificati in uscita. Per ora la Camera di Commercio dell’Umbria ha assegnato d’ufficio i primi 3mila domicili digitali ad altrettante imprese; una prima tranche a cui farà seguito una seconda e una terza fino a raggiungere tutte le imprese inadempienti. Il domicilio digitale attivo sia in entrata che in uscita va attivato presso un gestore autorizzato e poi iscritto al Registro delle Imprese in sostituzione del domicilio digitale assegnato d’ufficio. Per comunicarlo alla Camera di Commercio basta accedere al sito https://www.registroimprese.it/pratiche-semplici, la comunicazione è gratuita e veloce. Per ricevere assistenza la Camera di Commercio dell’Umbria è raggiungibile ai contatti [email protected] oppure [email protected].