Consapevole che ha le stesse probabilità dei Cugini di Campagna di vincere il Festival di Sanremo (lo ha detto dalla Gruber, lo ha ribadito questa sera a Terni) Gianni Cuperlo rivendica il suo apporto nel dibattito su cosa deve essere il Pd candidandosi alla segreteria del partito. Nettamente in testa, secondo i primi risultati, c’è il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini seguito da Elly Schlein, molto staccati gli altri due candidati, Cuperlo e Paola De Micheli.
Secondo Cuperlo il Pd “deve essere un partito in grado di parlare a tutti, dalle partita Iva fino alla dimensione della precarietà più offensiva ma deve anche saper dire qual è la parte della società che si vuol davvero promuovere dall’emancipazione della sua condizione di necessità”. Dunque, perché Cuperlo si è candidato alla segreteria pur sapendo di perdere? “Perché ci credo – si è risposto – tanto più oggi in questo paese con la destra al governo c’è bisogno di una forza di sinistra , plurale nelle sue culture che la alimentano e perché sono convinto che rompere questo processo unitario sia un effetto che indebolisce la capacità contrattuale nei confronti dei nostri avversari. Siamo dunque qui per questa ragione fondamentale -ha detto – e per un secondo motivo: difronte alle sconfitte elettorali e alla perdita di 6 milioni di voti dalla nascita del partito, anziché soffermarci e capire come recuperare quei consensi abbiamo pensato che bastasse scegliere un nuovo volto ma non è bastato e non poteva bastare e nemmeno questa volta potrebbe bastare se non riusciremo a ricongiungerci con gli interessi di quella parte del paese che è rimasta più offesa negli ultimi anni, a riconnetterci con i bisogni materiali di quella parte del paese che è rimasta più indietro”.
SUL MOVIMENTO 5 STELLE
“Giusto che il Pd abbia dato vita al governo con i 5 stelle per non dare pieni poteri a Matteo Salvini, giusto che abbia sostenuto il governo Draghi ma è stato un errore schiacciare la nostra campagna elettorale sull’agenda Draghi che ancora oggi molti italiani non hanno capito cosa fosse e non costruire un’alleanza con i 5 Stelle per fronteggiare la destra perché se abbiamo fatto un governo nel 2019 (Conte 2, ndr) per non dare pieni poteri a Salvini, 3 anni e mezzo dopo senza quella alleanza i pieni poteri rischiamo di averli dati alla Fiamma Tricolore”. “Un interrogativo dovremmo porcelo”, chiosa Cuperlo. Un evidente critica sul come la segreteria Letta ha gestito la vicenda alleanze per le scorse politiche. Secondo Cuperlo, infine, il Pd “va rifondato , con passione e sincerità in questa fase del congresso” e il nuovo segretario “deve dedicarsi con dedizione totale alla costruzione del nuovo partito”.
A sostenere la sua candidatura ci sono due ex sindaci di Terni, Paolo Raffaelli e Leopoldo Di Girolamo, il segretario comunale Pierluigi Spinelli e l’onorevole Walter Verini.