Restituire un profilo, una storia, un volto, a quello che ancora oggi è solo un nome da associare a una festa a base di fiori, cioccolatini e cene a lume di candela. E’ l’ambizioso obiettivo del ‘Valentine Fest’, la rassegna di eventi organizzata dall’Istess con la collaborazione del Ministero della Cultura e del Comune di Terni, legata al Premio San Valentino, alla sua seconda edizione che fino al 12 marzo propone concerti, incontri, spettacoli e proiezioni interamente dedicati alla figura di Valentino, vescovo di Terni e protettore degli innamorati. Nato nel 2022, il Valentine Fest ha prodotto nel suo primo anno un recital teatrale, 3 canzoni, 1 cortometraggio, 2 videoclip, 2 statue, 4 quadri, un romanzo, una rivista, dieci premi, due concerti, una linea di prodotti di merchandising e un telegiornale cantato in sette puntate. L’edizione 2023 della kermesse si apre sabato 11 febbraio alle ore 18 al Cenacolo San Marco con l’inaugurazione della mostra ‘Il Santo senza Volto’, che raccoglie opere d’arte contemporanea esclusivamente dedicate al Patrono di Terni e degli innamorati. Promossa da Istess Arte, la mostra si pone come primo passo verso una galleria valentiniana in grado di rilanciare e divulgare l’immagine del Vescovo ternano. Un’immagine sfuggente – da qui il titolo – sia perché i numerosi studi storici non sono ancora riusciti a fare chiarezza sull’identità del Santo dell’amore, sia perché lo stesso santo, conosciuto e venerato nelle città di cui è patrono, nel resto del mondo resta solo il nome di una festa a base di fiori, cioccolatini e cenette a lume di candela, privato di una storia, di un culto, di un volto, appunto. La mostra – così come l’intero progetto del ‘Valentine Fest’ e del Premio San Valentino – si pone allora l’obiettivo di dare corpo e colore a questo straordinario personaggio che ha attraversato 1700 anni di storia raccogliendo leggende, tradizioni, celebrazioni, ma anche una vastissima iconografia che spazia dalla Russia al Veneto, da Roma a Dublino, dalla Valnerina a Terni. E se i tratti del santo sono in gran parte cancellati dai dipinti più antichi, oggi senza volto lo raffigurano, significativamente, alcuni degli artisti presenti nella mostra, come Giorgio Agri, Gabriella Compagnone, Felice Fatati, Valentino Maltese e Mark Kostabi: un segno del mistero che il Santo dell’Amore continua a custodire, ma anche della creatività con cui, ognuno di noi può regalargli una nuova fisionomia arrichendone l’iconografia. La mostra – curata da Arnaldo Casali e Andrea Giuli – raccoglie anche opere di Paolo Consorti, Simona Zoo, Artaserse Conti, Ermes Maiolica, Rossana Moretti, Deepak / Napoletti e Bruno Prosdocimi nonché foto di Luca Mannaioli, Paolo Carnassale, Eleonora Fiorini, Gian Piero Zanzotti, Roberto Bertolle e altri importanti fotografi ternani. Tra le opere esposte, anche una realizzata da un’Intelligenza artificiale. L’inaugurazione della mostra sarà seguita da un concerto di serenate proposto da Interamna Folk, gruppo folkloristico composto da ragazzi ternani che da oltre un decennio si occupa di recuperare e riproporre i canti e le danze tradizionali umbre. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito.