In attesa dell’ospedale comprensoriale, a Narni vedono con grande fiducia lo sviluppo di quello di Via dei Cappuccini, che sta riprendendosi i pezzi, surrettiziamente mandati ad Amelia dalla politica dei passati cinquanta anni, in locali non idonei per la cura sanitaria. Ma si farà mai la nuova struttura di Cammartana? La Presidente Tesei sembra sicurissima ma lo erano anche, nell’ordine, Lorenzetti, Marini, Bracalente, Carnieri, Ghirelli, Mandarini e Marri, i presidenti passati. Però, come dire, la speranza è l’ultima a morire, anche se qualche dubbio può insinuarsi. E proprio da Narni vogliono sapere nel dettaglio quali dovranno essere i compiti dell’Ospedale di Amelia per evitare nel prosieguo di dover affrontare un ricovero amerino, che per tutti è poco desiderato. “Riabilitazione? Primo Soccorso? Ambulatori? Non è ancora chiaro! Però è giusto che abbia delle funzioni per la comunità amerina, prima fra tutte una serie di ambulanze che dovranno poi portare i malati a Terni, nell’alta specializzazione, guardando verso il territorio che da sempre gli gravita intorno. Il tempo delle chiacchiere è finito da un pezzo. L’ospedale del territorio è quello ternano. A Narni le operazioni di non elevatissima specializzazione e a Terni tutto il resto” dice il consigliere comunale Claudio Ricci, che aggiunge: “È il risultato di quello che è accaduto in tutti questi anni: la politica ha fatto pena!”. Per il territorio potrebbe non esserci così più spazio per altre strutture.
Insomma, si è visto con grande interesse la manifestazione amerina di sabato scorso per la difesa dell’ospedale cittadino senza che nessuno si sia posta la domanda: “Ma mi ci farei ricoverare ad Amelia oppure preferirei andare a Terni?”. Chissà quanti sceglierebbero, anche ad Amelia, la prima opzione!