Ha trascorso una notte al freddo Valentina che non ha lasciato Palazzo Spada nemmeno per andare a dormire. Ha dormito nel cortile del palazzo comunale con una temperatura di 6 gradi. “Era tanto freddo – ci ha detto – ma non ho voluto andarmene e questa mattina mi sono rimessa al mio posto”. Della protesta di Valentina abbiamo scritto ieri. Il suo atto dimostrativo pacifico è per chiedere alle istituzioni una casa. “Sono senza casa dal 2021, sono stata ospite di amici e di una signora che mi ha presentato don Luca Andreani ma la situazione ora è diventata insostenibile. Ho diritto a una casa, sono disabile”. Da ieri mattina è in sciopero della fame e lo proseguirà ancora per due giorni fino a giovedì 30 marzo: “non posso prolungarlo perché devo assumere dei farmaci e non posso continuare a prenderli senza mangiare, dopo giovedì deciderò quali altri atti di protesta posso mettere in campo affinché non sia tutto inutile”.
Valentina ha potuto constatare ancora “l’umanità dei ternani, in tanti si sono avvicinati, mi hanno dimostrato la loro solidarietà, chi mi ha offerto bottigliette d’acqua, chi un caffè, chi voleva darmi dei soldi che ho gentilmente rifiutato, chi, semplicemente, mi ha detto che avevo ragione e mi faceva forza. Tante persone hanno voluto conoscere la mia storia”.
“Ieri – aggiunge Valentina – anche uomini delle istituzioni, il sindaco, alcuni assessori, hanno voluto conoscere la mia situazione, oggi non si è avvicinato nessuno. Mi è stato proposto di andare a dormire in una struttura che dovrei lasciare la mattina e farci ritorno la sera ma questa non è una soluzione. E’ un anno e mezzo che sono senza una casa, non posso andare avanti così”.
“Da giovedì sera sarò nuovamente ospite, per qualche giorno, di amici, poi si vedrà ma io non ho intenzione di mollare”.