Nonostante fossero ben 3 (su 10) le candidature umbre a capitale della cultura per l’anno 2025, a nessuna delle tre città è riuscita l’impresa.
Niente da fare per Assisi, Orvieto e Spoleto. La capitale italiana della cultura del 2025 sarà Agrigento.
Le altre città candidate erano Aosta, Bagnoregio (Vt), Monte Sant’Angelo (Fg), Pescina (Aq) e Roccasecca (Fr).
La proclamazione è stata fatta questa mattina dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano nel corso di un cerimonia alla presenza dei sindaci delle città in lizza.
“Complimenti ad Agrigento proclamata Capitale italiana della cultura 2025 – ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – e un grande abbraccio a tutti i colleghi sindaci delle città finaliste che hanno dato prova di progettualità, creatività e visione a testimonianza della ricchezza culturale del nostro Paese che non ha eguali nel Mondo. E non me ne vorranno se la stretta più forte la riservo ai colleghi dell’Umbria che è stata senza dubbio la protagonista di questa “contesa” a significare la rinnovata energia che arriva dalla nostra regione”.
“Orvieto – aggiunge la Tardani – non è Capitale italiana della Cultura ma in questa entusiasmante avventura ha ritrovato un capitale culturale e umano immenso che è il premio più importante che portiamo a casa, frutto del lavoro, della passione e di una nuova consapevolezza della città. Lo abbiamo detto in audizione e lo ribadiamo, questo è un progetto ambizioso ma assolutamente sostenibile e realizzabile, che abbiamo costruito insieme alla città, che guarda ai giovani e al futuro, che ha innescato un processo che vogliamo e dobbiamo proseguire”.
“Come in tutte le competizioni -conclude il sindaco di Orvieto – c’è un solo vincitore e sarebbe ipocrita dire che non c’è amarezza. Ma questo non può offuscare il lavoro che è stato fatto, una sfida nella quale abbiamo creduto convintamente sin dall’inizio malgrado qualche scetticismo iniziale, malgrado gli ultimi giorni che non sono stati affatto facili in cui siamo stati sottoposti a immotivate e ingiustificate pressioni. Orvieto è e resta MetaMeraviglia, il nostro punto di arrivo ma sopratutto di partenza verso nuovi traguardi che continueremo a inseguire con la forza e l’entusiasmo che ci contraddistinguono. Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo viaggio, grazie a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto in questi mesi, è stato ed è un privilegio potervi rappresentare. Grazie Orvieto!”.
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