45 secondi di applausi, ad essere proprio pignoli. Dapprima un applauso normale, poi sempre più scrosciante, poi la standing ovation e qualcuno che grida bravo, dalla platea. Alla sua prima uscita in campagna elettorale è un trionfo quello che ha atteso Leonardo Latini all’iniziativa di Fratelli d’Italia, schierato tutto il gotha del centrodestra, parlamentari, presidenti di regione, provincia e sindaci . Che l’osservatore un po’ distratto potrebbe pensare: è ovvio c’è un sindaco uscente pronto al secondo mandato, che ha ben fatto, che volete, è normale sia così. E’ solo che in questa circostanza non è così, gli applausi scroscianti, le standing ovation, i bravo, saranno pure per il povero “Lallo” ma il candidato sindaco è un altro. E’ Orlando Masselli. E, a quanto risulta, il tradimento non è stato dell’assessore al bilancio bensì della Lega, il partito del sindaco che l’ha scaricato, ufficialmente sacrificato sull’altare dell’unità del centrodestra ma la freddezza, per non dire il fastidio, mostrati da Matteo Salvini l’altra sera nei confronti del suo sindaco (mai nominato) dicono chiaramente un’altra cosa. E lo conferma l’assenza dello stesso sindaco all’iniziativa del suo partito.
Comunque, il candidato è Masselli, viva Masselli. Latini, nei suoi 10 minuti di discorso riconosce a Masselli (che lo abbraccia), “una bella dimostrazione di affetto , la tua – dice – è una bella testimonianza di continuità e la mia mente corre a 5 anni fa quando abbiamo iniziato un’avventura ai limiti del possibile . Se torno a 5 anni fa devo dire che sono soddisfatto del grande lavoro che è stato compiuto, di tutto quello che è stato realizzato ma, soprattutto, quello che è stato pensato a livello di progettualità per il futuro della nostra Terni che è stato messo in cantiere in questi anni e che ora necessita di essere messo definitivamente a terra”.
Il filo conduttore del discorso di Latini è stato la continuità: ” sono state pensate – ha detto il sindaco in carica – tante direttrici di sviluppo della nostra città , tante progettualità che non possono in alcun modo non trovare soluzione di continuità , non possono interrompersi ma devono proseguire in maniera forte, veloce, spedita perché credo siano non tanto il patrimonio che io lascio alla comunità ma sono il patrimonio che deve essere sviluppato per la nostra Terni che deve cambiare volto nei prossimi 5 anni perché le cose che abbiamo portato avanti sono straordinariamente impattanti su quello che è il destino della comunità. Tante cose le abbiamo fatte, tante le abbiamo iniziate, tante le dobbiamo portare a termine , da qui la necessità di una continuità perché tutto questo non deve essere disperso e il senso della mia presenza qui è essenzialmente questo: testimoniare quello che si è fatto e, contemporaneamente, sperare insieme a voi e fare insieme a voi della continuità il valore di un percorso che dobbiamo necessariamente proseguire. Festeggiamo oggi insieme – ha concluso Latini – un momento di passaggio in attesa di festeggiare ancora una volta tutti insieme da qui a pochi giorni, quella continuità che la nostra città merita”.
Chi si aspettava quindi qualche nota polemica del sindaco è rimasto deluso. Non è nel suo stile, non è nella sua cifra caratteriale.
Tanto che l’abbraccio con Masselli e l’emozione iniziale sembrano sinceri. “Grazie a Leonardo – sottolinea il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Paolo Alunni Pistoli – perché la sua è una testimonianza straordinaria dell’attaccamento a questa città e questo abbraccio (quello con Masselli, ndr) lo ha dimostrato e per chi avesse avuto qualche dubbio questa è la dimostrazione di affetto di Leonardo non tanto nei confronti di Orlando ma nei confronti della città e di questo dobbiamo essergliene grati a vita e merita un super applauso”.
Che in effetti si leva forte dalla platea. Onore delle armi per il bravo sindaco che è stato ma il futuro immediato è Masselli e una partita ancora tutta da vincere.