Rilanciare la scuola, investire nella sanità pubblica, costruire una città grande , favorire il lavoro e lo sviluppo economico, favorire l’integrazione degli immigrati. Sono questi temi prioritari secondo l’Azione Cattolica e sulle migliori proposte su questi temi l’Azione Cattolica invita a giudicare (e dunque votare) i candidati all’amministrazione della cosa pubblica.
IL DOCUMENTO DI AZIONE CATTOLICA TERNI
In vista delle prossime elezioni comunali a Terni, la Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica di Terni-Narni-Amelia non può non osservare come le proposte politiche offerte agli elettori siano spesso percepite come il risultato di contrapposizioni tra piccoli gruppi politici o di avventure personali mosse da interessi talvolta poco comprensibili e non sempre davvero rilevanti per il futuro della città. Di fronte a questo scenario tende ad aumentare il disorientamento degli elettori e il rischio che il confronto politico diventi una vicenda difficilmente riconducibile al contributo proprio della politica al bene comune.
Eppure, da anni la città sperimenta difficoltà gravissime nella vita sociale, nella crescita economica e nell’amministrazione della cosa pubblica. Tali difficoltà colpiscono in modo più duro chi è meno fortunato, le persone con fragilità, le famiglie con minori risorse.
L’Azione Cattolica, che nel corso degli ultimi anni in tante occasioni ha denunciato il declino di Terni, ha contribuito ad indicare e discutere pubblicamente le possibilità concrete di dare nuove prospettive positive alla nostra città. Proprio in questo spirito riteniamo importante che gli elettori e le elettrici partecipino al voto (non scegliere è il miglior regalo che si possa fare alle proposte di minor valore!), e che scelgano le proposte in base agli impegni prioritari e realistici che i candidati assumono pubblicamente, oltre a quanto ciascuno e ciascuna dei candidati e delle candidate ha mostrato sino ad oggi nella vita pubblica.
In particolare, ed in coerenza con quanto più volte indicato, alcune ci sembrano le urgenze decisive e dunque prioritarie per la città, ed invitiamo a tenerne conto in sede di valutazione delle diverse proposte:
1. favorire lo sviluppo economico e il lavoro, sia nei servizi che nell’industria, creando un ambiente che non sia di ostacolo, ma di attrazione di nuove iniziative imprenditoriali – far questo vuol dire occuparsi seriamente dei giovani! ;
2. promuovere la Grande Terni, vale a dire una stretta collaborazione e unione tra tutti i comuni dell’area ternano-narnese, mai sperimentata fin qui, al fine di dare più forza a tutto il territorio e alle sue prospettive; è questa la strada per combattere anche il centralismo della Regione e aumentare il peso dell’area ternana nei tavoli regionali;
3. promuovere un rapporto di stretta collaborazione strategica ed amministrativa con le città dell’Umbria Flaminia (a partire da Narni, Spoleto e Foligno) e con le altre città medie del Centro Italia ed insieme riequilibrare rapporti con una Amministrazione Regionale, quella umbra, che dovrebbe comportarsi da agenzia a servizio alle città ed ai territori anziché da micro-stato accentratore;
3. rilanciare le scuole a Terni e rafforzare l’alta formazione, portando a compimento la creazione di un Istituto Tecnico Superiore (ITS) centrato sull’Umbria Meridionale (recuperando la partecipazione alla sua direzione di tutti quei soggetti imprenditoriali che da tempo si sono dimostrati disponibili), e qualificando la presenza dell’Università, anche mediante una sua nuova e più funzionale localizzazione nel centro città – ancora una volta: far questo vuol dire occuparsi seriamente dei giovani;
4. riavviare gli investimenti nella sanità come servizio fondamentale irrinunciabile, per interrompere l’indebolimento della sanità ternana, anche con la costruzione di un nuovo qualificato ospedale e con la creazione delle “case della salute” territoriali;
5. favorire un’integrazione fattiva e responsabile delle comunità di immigrati, anche (ma non solo) sviluppando corsi di lingua italiana per i giovani e per gli adulti che arrivano nella nostra città.
Tante sono state le occasioni che Terni ha perso, non poche per responsabilità degli attori politici. Cerchiamo insieme di cogliere il tanto od anche solo il poco che l’occasione di queste elezioni può offrire. In tal senso il magistero sociale della Chiesa Cattolica e la esperienza di oltre un secolo di impegno dei cattolici italiani in politica si offrono come motivi di ispirazione e di stimolo per i credenti e non solo.