Senza la pioggia sarebbe stato tutto più difficile. Lo aveva predetto ieri, Danilo Petrucci, che con pista asciutta sapeva di dover faticare al Sachsenring per difendere un possibile piazzamento tra i primi cinque – questo l’obiettivo minimo dichiarato. E invece è arrivato un vero crollo inaspettato, che lo ha relegato in 12° posizione, giusto 10 in più rispetto alla casella da cui scattava.
Proprio la partenza ha riproposto un (ormai classico) tallone d’Achille del ternano, che da 2° quale era si è ritrovato 5° in un paio di curve, superato da Pedrosa, Folger e Jorge Lorenzo. Mentre i primi due prendevano il largo – marcando stretto il battistrada Marquez – Danilo sembrava riuscire a tenere agevolmente il ritmo dello spagnolo della Ducati; e il sorpasso non si è fatto attendere. Quel 4° posto così riconquistato Petrux se l’è tenuto stretto per una decina di giri, rintuzzando gli attacchi di Rossi e Dovizioso. Un duello aggressivo con gli stessi protagonisti di Assen, solo tre posizioni indietro. Verso metà gara il ternano ha accusato un calo incredibile – colpa delle eccessive vibrazioni allo pneumatico posteriore –, dovendo subire il sorpasso dei due italiani prima e di Bautista (6° al traguardo) e Aleix Espargaro (7°) poi. Da lì un vero calvario, con Danilo progressivamente infilato da Viñales – in netta rimonta nel finale –, Zarco (9°), Crutchlow (10°) e persino Jorge Lorenzo .
La 12° piazza finale è certamente deludente, ma ci sono diverse attenuanti: il risultato delle altre Ducati ufficiali (il già menzionato Lorenzo, 11°, e Dovizioso, 8° e non più leader del mondiale) dà la misura delle difficoltà della rossa su questo tracciato. Nonostante i problemi alle gomme e la magra prestazione delle altre Desmosedici, comunque, Danilo non ha cercato scuse: «Mi dispiace molto per come sono andate le cose oggi. Se devo essere sincero ho avuto sensazioni strane già dal giro di ricognizione. Durante la gara ho fatto fatica a tenere la moto perché ogni curva a sinistra sentivo di essere al limite. Mi hanno superato sul rettilineo, cosa che non mi succede mai ma la ruota posteriore non mi ha permesso di potermi esprimere. Mi dispiace per il team che ha fatto un grande lavoro. Sono davvero amareggiato» ha dichiarato il ternano alla fine della corsa in terra tedesca.
Proprio un tedesco – Jonas Folger, con la Yamaha Tech 3 – ha dato spettacolo in testa, portando a casa uno splendido secondo posto e pungolando fino a 3 giri dal termine Marc Marquez. Lo spagnolo comunque ha vinto in scioltezza il Gp, sfruttando l’ottima competitività della Honda (testimoniata dalla 3° piazza di Pedrosa) e un feeling unico con questa pista – qui trionfa ininterrottamente dal 2010! Con questo successo il folletto di Cervera si riporta in testa al mondiale, con 5 punti di vantaggio su Maverick Viñales (4° alla fine), 6 su Dovizioso e 10 su Valentino Rossi. Il Dottore, 5° al traguardo, ha combattuto come un leone per limitare i danni e si è “arreso” al compagno per pochissimi decimi. Da domani arrivano per tutti le meritate vacanze, con un campionato sempre più equilibrato e un’attesa – che già sale – per il prossimo appuntamento a Brno domenica 6 Agosto.
(Giulio Sacco)
LO SCORSO PODIO DI PETRUCCI AD ASSEN: https://www.youtube.com/watch?v=7g1kOOCrN_g