“Come comunità di Collescipoli manifestiamo preoccupazione per la notizia di un prossimo trasferimento dell’Università Telematica Pegaso, che ha espresso l’intenzione di lasciare la sede di Palazzo Catucci, lo storico edificio rinascimentale che domina la piazza principale del paese”.
E’ quanto scritto in una nota da Stefano Vitaloni di Terni Civica.
“Questa (Pegaso, ndr) – aggiunge Vitaloni – era subentrata nell’utilizzo dopo lo spostamento della facoltà di Economia dell’Università di Perugia nella sede di San Valentino. Il contratto d’uso, stipulato nel 2017, aveva la durata di sei anni, in cambio di un uso gratuito impegnava l’Università Pegaso nella manutenzione ordinaria e straordinaria. In questi anni la struttura è stata utilizzata anche per eventi e resa spesso disponibile per visite guidate, garantendo una continua fruizione e occupando cinque persone nella gestione. Con la partenza dell’Università Pegaso corriamo il rischio che il Palazzo finisca sotto chiave e poi nell’abbandono, subendo la stessa sorte del vicino convento di Santa Cecilia, chiuso e inutilizzato da anni. Si tratterebbe dell’ennesimo duro colpo per questo borgo, che continua a perdere funzioni e attrattive, ritrovandosi a essere sempre più isolato e dimenticato, nonostante sia così prossimo alla città e a essa ben collegato. Collescipoli è ricco di beni culturali ma questi devono potere essere fruibili, per questo sollecitiamo l’Amministrazione Comunale nell’individuare quanto prima una nuova e conforme funzione per questo illustre edificio, individuando magari un nuovo gestore privato che si faccia carico di far vivere il palazzo, rendendolo fruibile anche per eventi e manifestazioni pubbliche”.
“Ho letto che l’università Pegaso abbandonerà Terni – ha commentato il sindaco Stefano Bandecchi – mi dispiace molto però sia Pegaso che l’Università di Perugia non stanno portando ricchezza alla città di Terni quindi ce ne faremo una ragione. Se anche Perugia decide di andar via ce ne faremo una ragione”.