Situazione incandescente nel carcere di Terni e non solo per quel che riguarda le temperature.
“Da alcuni giorni – fa sapere Fabrizio Bonino, segretario umbro del SAPPE – due detenuti nord africani della Sezione I (lavoranti media sicurezza) disturbano e minacciano gli altri detenuti, alzando il volume della TV e chiedendo la terapia ad alta voce nelle ore notturne. Con ciò disturbano gli altri ristretti che al mattino devono alzarsi presto per recarsi al lavoro. Venerdì mattina, arrivati all’esasperazione, i detenuti lavoranti volevano rifiutarsi di scendere al lavoro o successivamente di non rientrare perché stanchi dell’assurda situazione creatasi. Ieri, invece, ancora i due soggetti armati di lamette tentavano di arrivare ad un’altra sezione, la H, per sfregiare un detenuto di origine Italiana che stava facendo la telefonata alla propria famiglia. Tale azione ha scatenato l’ira degli altri detenuti che volevano buttare giù il cancello che da verso la rotonda e raggiungere la Sezione I e quindi vendicare il compagno”.
Attimi di terrore e altissima tensione: “La calma – aggiunge Bonino – è tornata dopo qualche ora di trattativa tra la Sorveglianza Generale e i rivoltosi. Questa mattina, con ancora sete di vendetta, i detenuti della H, armati di spranghe rudimentali, hanno tentato nuovamente di vendicarsi occupando la rotonda della Sezione stessa, spaccando i vetri dei locali passeggi e successivamente tentando di arrivare al Reparto dove erano ubicati i due nordafricani. Solo circa un’ora fa, con l’ausilio e l’intervento dei colleghi poliziotti fuori dal servizio, è stata riportata la calma, ma la situazione è ancora calda. L’annunciato sfollamento (proposto dal Provveditore al Dipartimento su sollecitazione del SAPPE), è solo in parte avvenuto, visto che la popolazione detenuta presente a Sabbione è di 520 detenuti circa e che prima della promessa di sfollamento del provveditore era di 525″.