“I deplorevoli accadimenti avvenuti in Consiglio Comunale rispecchiano un modo di agire non condivisibile. I rapporti tra maggioranza ed opposizione non devono mai trascendere come accaduto nei giorni scorsi e svolgersi, pur all’interno di una accesa dialettica, all’interno di regole dettate dal rispetto reciproco”.
Lo scrive in una nota la Cisl Funzione Pubblica dell’Umbria in relazione ai fatti accaduti nel consiglio comunale di Terni nella seduta del 28 agosto. E soprattutto l’invito dell’organizzazione sindacale è di passare ai fatti tralasciando sterili discussioni.
Piuttosto c’è un contratto decentrato da discutere con l’amministrazione sulla base del Contratto Nazionale di Lavoro e, ad oggi, non c’è stato alcun confronto con l’Ente Locale.
“Il nuovo CCNL impone alla parte pubblica – scrive la CISL FP Umbria – di tenere serrati incontri con Rsu ed Organizzazioni sindacali al fine di giungere ad un accordo fondamentale per garantire l’operatività e funzionalità dell’Ente”.
Il sindacato sottolinea inoltre che “la politica deve tornare a parlare di cose concrete a partire dai 600 dipendenti del Comune di Terni che quotidianamente operano per garantire servizi ai cittadini, nonostante l’assenza di azioni tese a valorizzarne la professionalità. Pensiamo ai tanti fondamentali settori del Comune, da quelli amministrativi, ai tecnici, agli educativi, alla Polizia Locale, che attendono una adeguata politica di assunzioni e un nuovo contratto decentrato in grado di dare risposte all’impegno quotidianamente reso al servizio della città”.