Dopo la burrascosa seduta del consiglio comunale di Terni del 28 agosto, questa mattina nell’aula consiliare di Palazzo Spada si è tenuto il Question Time con il sindaco Stefano Bandecchi protagonista, avendo egli stesso risposto a tutte le interrogazioni presentate dai vari gruppi.
Tra gli argomenti di rilevanza generale il sindaco ha risposto a una interrogazione di Fratelli d’Italia sullo stato di salute dei pini in via Buonarroti: “ne abbiamo dovuti tagliare 5 – ha detto il sindaco – che erano morti, altri sono moribondi, stiamo aspettando la valutazione dei tecnici per vedere se dovranno essere eliminati o se potranno essere salvati con dei lavori di manutenzione”.
Il Pd e Innovare per Terni hanno interrogato la giunta sul possibile abbandono della piastra logistica di Maratta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli: “condivido – ha detto il sindaco – anzi temo scherzi superiori rispetto al cambio di sede. Loro dovrebbero restare dove sono – ha aggiunto – non condivido assolutamente che trattino con Arvedi, pur essendo l’acciaieria un elemento strategico per tutta l’Umbria. Questo comune si impegna sin da subito a inviare una comunicazione alle Dogane in cui conferma la sua disapprovazione totale su questo spostamento. Immagino che gliene fregherà quasi niente, però ci proveremo”.
Sempre il Pd e Innovare per Terni hanno interrogato il sindaco sugli aumenti del prezzo di ingresso alla Cascata delle Marmore, dei parcheggi e della navetta.
Gli aumenti non hanno provocato alcuna flessione negli ingressi dei turisti che nei primi 7 mesi dell’anno sono stati “244.370 – ha detto il sindaco – contri i 241.395 dell’anno precedente. Gli incassi sono di 2 milioni 134 mila euro contro 1 milione 838 mila dell’anno precedente. Io penso che i biglietti dovrebbero costare di più – ha aggiunto – per dare dei benefici ai nostri concittadini che hanno tante esigenze oppure per migliorare tutto l’ambiente intorno alla Cascata. Ma questo non lo deciderò da solo, in seguito lo decideremo insieme”.
Ancora il Pd e Innovare per Terni hanno interrogato il sindaco sulla dismissione del pontile di partenza di Piediluco. “Questa cosa mi indigna – ha detto il sindaco – è uno schifo. MI dispiace che questa città abbia speso l’equivalente di 150 mila euro di oggi per poi regalarla. Questa cosa non può esistere, è ridicolo. Credo però che a questo punto non possiamo più fare niente. Sarà mia premura andare a vedere cosa è successo e non sarà smaltito più niente che appartiene alla città di Terni, in questa maniera indegna e indecorosa”.
Sulla concessione dell’utilizzo del PalaTerni hanno interrogato il sindaco il Pd, Innovare per Terni e il Movimento 5 Stelle.
“L’attività del Palazzetto – ha risposto il sindaco – Salini l’ha affittata a una società che fa capo a me, che utilizzerà il palazzetto per fare degli eventi. Non vedo nessun conflitto di interessi”. Bandecchi ha annunciato che la prossima settimana tornerà ad essere presidente di Unicusano “visto che ho ceduto la Ternana” e che “la società collegata ha già un calendario di eventi che durerà più di un anno”.
Successivamente il gruppo Pd ha precisato in una nota: “Durante il consiglio comunale odierno dedicato al question time abbiamo esposto l’interrogazione relativa alla futura gestione del Palasport. È emerso nella risposta del Sindaco, che attraverso un contratto con il concessionario una società a lui riconducibile avrà in locazione l’immobile. Verificheremo, come già anticipato in discussione, nei prossimi giorni se questa fattispecie sia rispettosa, di quanto previsto dalla convenzione stipulata tra comune e concessionario nel 2019, in particolare all’art. 29 riguardante la gestione”.
La seduta del Question Time è stata presieduta dal vice presidente del consiglio comunale Raffaello Federighi, “a scanso di equivoci – ha detto Federighi – sostituisco la presidente Francescangeli che ha avuto un problema odontoiatrico, risolto benissimo. La seconda cosa che vorrei dire – ha aggiunto Federighi – è fare un invito affinché la situazione in consiglio comunale torni rapidamente alla normalità consueta. Siamo qui tutti al servizio della città e dei cittadini. Quindi educazione, correttezza, temperanza e un pizzico di affettuosa colleganza”. Poi citando Papa Wojtila, Federighi ha detto “sono emozionato, se sbaglio correggetemi”. Non ce ne è stato bisogno.