Sarebbero almeno un centinaio gli operatori del settore della cooperazione sociale a rischio occupazione a Terni. A lanciare l’allarme e’ il segretario provinciale della Fp Cgil, Giorgio Lucci, che in una nota elenca una serie di comparti, dall’assistenza agli anziani alle mense, dai servizi socio-sanitari ai trasporti per disabili, in cui potrebbero verificarsi ridimensionamenti nel personale.
Secondo Lucci, la ristrutturazione edilizia del centro Geriatrico, per far sorgere una Rsa a valenza riabilitativa, portera’ con se’ la riduzione dei posti letto e un probabile esubero di circa dieci operatori. In attesa che il Comune dia seguito al bando per il taglio del verde, altri 40 lavoratori dipendenti delle cooperative sociali di tipo B, e dunque personale svantaggiato con handicap, e’ invece attualmente senza lavoro.
In questi giorni, inoltre, l’Asm ha indetto un bando di gara per l’affidamento delle attivita’ di supporto al servizio della raccolta differenziata dei rifiuti, che negli ultimi tempi e’ stata svolta da circa 20 lavoratori delle cooperative. “Nella documentazione di gara – sottolinea il Segretario della Fp Cgil – non e’ però prevista la clausola sociale di salvaguardia in quanto non vi e’ subentro ai contratti esistenti. Infine, anche per quanto riguarda il servizio ristorazione delle scuole comunali, il cui bando e’ in itinere e dovrebbe essere affidato provvisoriamente, si rischiano qualche decina di esuberi. “Verificheremo se la mancata introduzione della clausola sociale puo’ essere oggetto di contenzioso legale – aggiunge Lucci – e chiederemo con forza il rispetto nei bandi ove essa e’ prevista. Sicuramente – conclude – l’eventualita’ che solo uno di questi lavoratori rimanga senza occupazione aprira’ una fase vertenziale con iniziative pubbliche e mobilitazioni”.