Centinaia di persone hanno partecipato questa sera a Terni alla marcia per la pace in Israele e Palestina che è stata organizzata da tante associazione che hanno formato la rete “Terni per la pace”. La marcia è partita da piazza del Duomo, ha attraversato via XI febbraio, via Cavour, Largo Ezio Ottaviani, via Istria , piazza San Francesco per concludersi davanti alla lapide che ricorda le vittime dei bombardamenti su Terni, l’11 agosto 1943, durante la seconda guerra mondiale.
“Siamo qui come associazioni, in questa bella e partecipata manifestazione, per dire di fermare la violenza, fermare la guerra – ha detto Nicoletta Filipponi, vice presidente ANPI Terni – far cessare le armi, da subito, attraverso il rilascio degli ostaggi israeliani e la fine del massacro che gli israeliani stanno compiendo sulla striscia di Gaza. A Gaza sono morte 5 mila persone, delle quali la metà, bambini. Dobbiamo chiedere ai parlamenti, a quello italiano, a quello europeo, di pronunciarsi chiaramente per il cessate fuoco e sotto l’egida dell’ONU spingere da subito la trattativa per la liberazione degli ostaggi israeliani e l’invio di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza”.
Hanno marciato insieme, il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu e l’imam di Terni Mimoun El Hachmi.
“La pace appartiene all’umanità – ha detto il vescovo – se essa è assente l’umanità si condanna alla dissoluzione e alla distruzione, questi due termini stanno correndo nelle nostre vene, soprattutto in questi giorni e in queste ore. La giustizia, la fratellanza, la ricerca incondizionata del bene, l’amore per la vita, l’accoglienza, il ripudio e il rifiuto di qualsiasi tipo di violenza – ha detto ancora mons. Soddu – sono i frutti della pace e ne sono anche i suoi presupposti. Il desiderio di pace coincida con l’impegno di tutti affinché ci si adoperi a costruire e porre mattoni di pace”.
“Noi vogliamo due stati – ha detto l’imam di Terni Mimoun El Hachmi – uno per i fratelli ebrei e uno per i fratelli palestinesi, che vivano in pace”.
L’Imam ha poi sottolineato che l’Islam condanna la presa di ostaggi e – ha aggiunto – “quando c’è la guerra un musulmano non deve uccidere bambini, donne e anziani, sono regole da rispettare”. “Dio è uno – ha concluso – e ha creato i cristiani, gli ebrei, i musulmani, per vivere insieme, una convivenza per la pace e per l’amore”.