C’è stato un momento, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, in cui sembrava che la computer grafica fosse destinata a soppiantare completamente gli effetti speciali tradizionali, fatti di una commistione tra illusione ottica, animazioni a passo uno, pupazzi animatronici e trucco prostetico.
Proprio in quel periodo Carlo Rambaldi, il più celebre e importante esponente di questa scuola – vincitore di tre premi Oscar e “padre” di E.T. – fondava a Terni l’Accademia europea di effetti speciali.
Ed è proprio all’esperienza “materica” degli effetti speciali e all’eredità del grande artista ferrarese che è dedicata la quarta giornata del Terni Film Festival 2023, che per l’occasione si sposta alla biblioteca comunale di Terni per una mostra e un laboratorio organizzati in collaborazione con Umbria film commission e curati da Roberto Papi e Milena Domizi.
L’Accademia europea degli effetti speciali, nata nel momento in cui l’Umbria si stava candidando a nuova capitale italiana del cinema, ha avuto una vita tanto breve quanto intensa: ha chiuso dopo il primo ciclo tra l’indifferenza delle istituzioni.
Alcuni dei suoi ex allievi, però, hanno costituito una società – la Logical art – ancora oggi attiva nel campo dell’animatronica, del trucco prostetico e della scenografia.
Un artigianato che – nel frattempo – è tornato a rivestire un ruolo da protagonista della Settima arte, basti pensare alla terza trilogia di Star Wars o al Pinocchio di Matteo Garrone, dove la tecnologia digitale ha ceduto il passo agli effetti tradizionali.
Profondamente convinta che il cinema sia non solo arte e cultura, ma innanzitutto “magia” nel senso proprio di gioco di prestigio, illusione e incanto, l’organizzazione del Terni Film Festival ha sempre sottolineato anche questa dimensione, attraverso la realtà virtuale (sperimentata a partire dal 2015 e parte integrante del concorso da tre anni), esperienze immersive (come le installazioni di Luna e Terra nel 2019) e quest’anno ha deciso di offrire un tuffo nella storia del cinema, del cinema in Umbria e al tempo stesso un incontro con l’esperienza “materica” della settima arte: una magia che può essere toccata ed osservata da vicino: resine, cartapesta e gommapiuma e non solo pixel.
Alle 14 viene quindi inaugurata, nella chiostrina della Bct, una mostra che raccoglie alcune delle più suggestive creazioni di Logical art.
Alla stessa ora ha inizio il workshop che prevede una parte teorica – curata da Roberto Papi – in cui viene ripercorsa la storia degli effetti speciali e una parte “pratica” con dimostrazioni di trucco prostetico curate da Milena Domizi.
Da mercoledì 15 – fino al termine del festival, domenica 19 novembre – la mostra si sposterà al cinema Politeama.
L’evento rappresenta la prima collaborazione tra il Terni Film Festival e la ricostituita Umbria film commission presieduta da Paolo Genovese e diretta da Alberto Pasquale.
Sempre in biblioteca (nella sala videoconferenze), nel corso della giornata, sarà possibile vedere alcune opere in concorso: alle ore 11 il film filippino “An Educator” di Lemuel Lorca (che sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in inglese), alle ore 17.30 il corto argentino “Vida and Chocolate Cake” e a seguire il film messicano “The Realm of Good” di Claudia Sainte-Luce.
Ancora in Bct – dalle 17 alle 19 tutti i giorni fino a sabato 18 novembre – possono essere visionate le opere in realtà virtuale e aumentata in concorso, mentre al Cenacolo San Marco fino al 23 novembre è allestita la mostra “Rumore bianco” di Danilo Malatesta.
In serata il festival si trasferisce a Roma dove, al Nuovo Cinema Olimpia, verrà proiettato il film “Green Border” di Agnieszka Holland, che riceverà il Premio Fuoricampo assegnato dal Terni Film Festival insieme ai festival Religion today di Trento e Tertio Millennio di Roma.
Allo stesso argomento (gli immigrati respinti al confine tra Polonia e Bielorussia) è dedicato il film “Mur”, che Kasia Smutniak presenterà al cinema Politeama di Terni venerdì 17 novembre alle ore 21.30.