Un thriller con venature horror è stato protagonista della serata di venerdì al Terni Film Festival. La particolarità sta nel fatto che “Run”, il corto di cui stiamo parlando, è un prodotto tutto ternano, dalla regia all’autore del soggetto, al cast, eccezion fatta per le gemelle Manfredi, Margherita e Matilde, allo staff tecnico che vi ha lavorato, fino alla produzione.
E ieri sera è stato un grande successo con platea e galleria del Cityplex-Politeama sold out.
La storia, senza spoilerare troppo, è quella di Mina (Maria Vittoria Cozzella) che vive in una bella casa in campagna e un giorno riceve la visita inaspettata di padre (Riccardo Leonelli) e figlie (le gemelle Manfredi) che chiedono se è in quella casa che è in programma una festa.
I tre sono invadenti, con una scusa riescono ad entrare e inizia una conversazione piuttosto inquietante. Mina, a fatica, riesce a farli uscire di casa. Ma in una notte da tregenda con pioggia, tuoni e fulmini, mentre la luce se ne va, i tre riappaiono paurosamente.
Solo alla fine scopriremo il perché di quella visita e sarà una verità spiazzante che porta da tutta un’altra parte.
“Abbiamo dedicato anima e corpo a questo prodotto – dice il giovane regista Filippo Lupini – lo abbiamo girato un anno fa nel raggio di 5km da casa mia”. Lupini ammette candidamente di non saper fare altro e quindi da grande vorrà continuare a fare quello che sa fare, coltivare la sua passione per il cinema, fare il regista. “Sto già lavorando – dice – alla scrittura del mio primo film , un lungometraggio, sono convinto che con l’energia che stiamo mettendo in piedi con la Jok produzioni e altri collaboratori saremo in grado di realizzarlo.”
Tra le protagoniste le gemelle Margherita e Matilde Manfredi, al loro primo thriller. Felicissime di averlo interpretato.
“Mi piace spiazzare lo spettatore sia dal punto di vista attoriale sia dal punto di vista drammaturgico quando sono io l’autore dell’opera – commenta Riccardo Leonelli che oltre ad essere protagonista è anche l’autore del soggetto di Run – non ci sono tanti film sull’argomento sugli incidenti stradali, questo è l’argomento che trattiamo anche se con una chiave diversa.” Leonelli ammette di aver scritto il film “sulla scia di una delusione amorosa nei riguardi del mio lavoro, una grande frustrazione e una voglia di rivalsa. Ho messo insieme una voglia di scrivere qualche cosa, di metterlo in scena in un modo repentino e di trattare un tema che mi sta molto a cuore.”