Dal TerniFilmFestival è arrivata in serata una durissima critica del direttore artistico Moni Ovadia nei confronti dei dirigenti israeliani e di quanti li sostengono in Occidente.
Ovadia non era presenta al Cityplex-Politeama per motivi di salute ma, nella giornata di chiusura del Festival, è voluto essere presente con un video messaggio.
“Sono ebreo ma non sono sionista – ha esordito Ovadia – sono conosciuto per la mia militanza ultra-quarantennale a sostegno dei diritti del popolo palestinese. L’oppressore sono stati i governi e le autorità militari dello stato di Israele, l’oppresso è stato il popolo palestinese.”
L’oppressione del popolo palestinese è stata definita da Ovadia “il più grande scandalo sotto il cielo del pianeta terra.”
Si è augurato poi di riuscire a vedere il popolo palestinese “libero, nella sua terra legittima.”
“Se ci sarà un tribunale penale internazionale – ha aggiunto ancora Ovadia – non solo ci dovranno essere portati i governanti israeliani ma anche tutti i loro complici, in primo luogo la gran parte dei presidenti degli Stati Uniti d’America, dell’Inghilterra, dell’Europa che hanno garantito ad Israele l’impunità.”
“Un giorno ci sarà una pace – ha detto ancora Ovadia – e si deve fare in due che hanno la stessa dignità e la faranno insieme il popolo palestinese e il popolo israeliano e spero solo che sarà una vera pace e che, finalmente, si vedrà sventolare la bandiera palestinese nelle legittime terre del popolo palestinese.”
Ovadia ha poi definito Benjamin Netanyahu, “un delinquente, non un rappresentante del popolo israeliano.”