“Quando vedrete i risultati capirete che ciò che avete guardato è il dito e non la luna. Terni comincerà oggi il suo grande cammino di cambiamento. Viva Terni. Viva i ternani”.
Così il sindaco Stefano Bandecchi in sede di dichiarazione di voto (per Alternativa Popolare) sul Bilancio previsionale 2024-2026.
Lo schema di Bilancio è stato poi approvato con 20 voti a favore e 6 contrari, tra gli applausi dei consiglieri di Alternativa Popolare e degli assessori.
Differentemente da quanto accaduto negli anni precedenti l’Ente conformandosi alle nuove disposizioni normative approverà il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, aprendo conseguentemente l’esercizio finanziario con il nuovo documento di previsione per il triennio 2024-2026 già approvato.
In sede di replica l’assessore Michela Bordoni ha accusato il centro destra di fare richieste quando il governo centrale (amico) ha apportato tagli ai comuni. “Il governo a guida Meloni – ha detto l’assessore – aveva messo un taglio ai comuni che incideva sulla spesa corrente. Quindi con quale criterio avete portato emendamenti a sostegno di questo, a sostegno di quest’altro senza tenerlo in considerazione e che solo l’intervento di De Caro (il sindaco di Bari, presidente di ANCI, ndr), ha fatto sì che questo taglio di 10 milioni non ci ricadesse addosso. Senza considerare poi che potevate riuscire a consentire ai cittadini di Terni , avendo tutti governi amici in regione e centrale, di avere un decreto salva Terni che non sono siete stati capaci di fare. Per cui sì, siamo dissociati da questa politica e coraggiosamente andiamo avanti con le nostre gambe”.
Il consiglio comunale ha anche approvato due emendamenti.
Un emendamento approvato è stato presentato dalla giunta e riguarda le tariffe e le contribuzioni relative ai servizi a domanda individuale e della percentuale di copertura dei costi dei servizi e fa riferimento in particolare alle nuove tariffe relative al regolamento zona a traffico limitato.
Un altro emendamento approvato, presentato dal Pd, chiede di incrementare per 40 mila euro il fondo destinato alla formazione professionale per favorire il reinserimento occupazionale e sociale dei disabili.