Sempre acceso il dibattito sull’Alta Velocità in Umbria. Interviene Italia Nostra di Perugia in seguito ad una presa di posizione del senatore Gianluca Rossi (PD) , pubblicata su Terni in Rete
QUI LA POSIZIONE DEL SENATORE ROSSI
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/alta-velocita-sen-rossi-pd-si-agisca-nellinteresse-di-tutta-lumbria-392130
Secondo Italia Nostra, “Il sen. Rossi ha perfettamente ragione, l’Umbria deve puntare tutta intera sul suo “arco ferroviario naturale” che è la Terontola-Perugia-Assisi-Foligno-Spoleto-Terni-Orte, peraltro dal 1866 parte della Milano-Napoli poi bypassato nel 1875 dalla congiunzione Terontola-Chiusi. L’anticipo su Perugia del Frecciarossa di Arezzo è solo una delle varie possibilità: il Freccia di Arezzo potrebbe essere anticipato non necessariamente a Perugia, bensì a Foligno o nella stessa Terni, bensì in ogni caso deve essere combinato insieme al potenziamento del treno Tacito, distanziandosi l’uno dall’altro di un’ora o due nel primo mattino. A tale riguardo – sostiene Italia Nostra di Perugia – non sarebbe male anticipare il Tacito a Roma, ovviamente a parità di orario per le città dell’Umbria. Abbiamo proposto nel recente convegno alla Sala dei Notari del 25 marzo (“FONTIVEGGE-MILANO IN TRE ORE – treni Alta Velocità attraverso l’Umbria”) che il Tacito venga allestito con Frecciarossa, che faccia in Umbria le stesse fermate di adesso (esclusa Ponte S. Giovanni), che ad Arezzo entri nei binari A.V. e quindi proceda con fermate solo a Firenze e Bologna in modo da arrivare a Milano Centrale in tre ore da Fontivegge e 4 ore e 6 minuti da Terni. E viceversa. Poi se tale primo doppio approntamento avrà successo – conclude la nota di Italia Nostra – si potranno deviare per l’Umbria (Orte-Foligno-Arezzo) altre due o tre coppie di Frecciarossa tra le 98 coppie di treni Alta Velocità attualmente impegnati nella direttissima Firenze-Roma. L’Umbria sta in mezzo alla Penisola e tutta intera può godere del tornare a treni di alta qualità passanti per essa. ”
Ma il PD perugino punta sulla nuova stazione da costruire in Toscana. Infatti, nel corso del consiglio regionale di ieri, Giacomo Leonelli e Andrea Smacchi
hanno chiesto all’assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella di “verificare con la Regione Toscana e con il Governo nazionale lo stato di avanzamento del progetto che prevede la realizzazione della fermata ‘Media Etruria’ dei treni ad alta velocità, con la costruzione di un nodo ferroviario collocato lungo gli esistenti binari a ridosso del confine tra Umbria e Toscana così da avere un bacino potenziale di utenti sufficiente a garantire un equilibrio economico”.
Nell’illustrare l’atto in Aula il consigliere Smacchi ha spiegato che “il Piano regionale dei Trasporti, approvato a fine 2015, prevedeva soluzioni in grado di agganciare l’alta velocità migliorando orari e coincidenze e realizzando una nuova fermata, la cosiddetta ‘Media Etruria’, la cui realizzazione presuppone però l’accordo con Regione Toscana, Rete Ferroviaria Italiana e ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ci chiediamo se il Piano è ancora valido. Agganciare l’alta velocità per l’Umbria significherebbe scongiurare in via definitiva il decennale isolamento e la marginalizzazione rispetto al collegamento in tempi brevi con il nord e il sud del Paese”.
Nella sua risposta l’assessore Chianella ha detto che “la difficoltà ad avere collegamenti ferroviari veloci in Umbria è dovuta alla situazione infrastrutturale della nostra regione, che ha una rete inadeguata per la circolazione dei treni ad alta velocità. Far circolare un Freccia rossa sulle nostre linee gli consentirebbe di andare alla stessa velocità dei treni regionali. Ricordo che ampie fasce del territorio nazionale non sono interessate dall’alta velocità, che in Italia è una realtà determinante solo per le grandi aree urbane. Per questo per l’Umbria sarebbe importante intercettare l’alta velocità nel punto più accessibile. E il Piano regionale Trasporti, approvato a grande maggioranza da questa Aula poco più di un anno fa – ha precisato Chianella – prevede proprio la costruzione della stazione Media Etruria che dovrebbe portare molti vantaggi, e per questo è caldeggiata da molte categorie economiche. L’ipotesi di prolungare in Umbria il Freccia rossa da Arezzo è in corso di valutazione, come soluzione in attesa della costruzione della stazione Media Etruria. Il modello di questa stazione è quello della Medio padana, che dopo difficoltà iniziali è decollata facendo segnare nel 2016 un milione di passeggeri. Il nostro lavoro è determinato dalla linea politica determinata dall’approvazione del Piano regionale Trasporti attualmente vigente. Tutte le altre ipotesi che circolano non sono suffragate dal punto di vista tecnico ed economico. Dobbiamo concentrarci su queste questioni perché la realizzazione e l’adeguamento del nostro sistema infrastrutturale possa essere migliorata”.
Nella replica il consigliere Leonelli ha spiegato che “l’obiettivo di questa legislatura deve essere quello di portare l’Alta velocità in Umbria.
Laddove non ci riuscissimo sarebbe un fallimento. Non è pensabile che in Umbria ci si divida ancora per campanili e non si decida nulla. Per questo, all’indomani dell’incontro con il Governo del 4 maggio, protocolleremo la richiesta di audizione in Commissione dell’Assessore e della Presidente della Giunta sul tema dell’Alta velocità in Umbria. Dalle parole dell’assessore sembra che la Toscana abbia tergiversato sulla stazione Media Etruria, a dimostrazione che è completamente sballato il teorema che la stazione sia un favore alla Toscana. In attesa della Media Etruria dobbiamo capire che fine fa l’Alta velocità in Umbria. Bene il Freccia Rossa che dorme a Perugia per essere a Milano alle 8, una risposta alla clientela business”.