Le speranze per una soluzione positiva per la Sgl Carbon si affievoliscono: a tutt’oggi le due cordate che sembravano interessate a prendere in gestione la vecchia fabbrica di elettrodi per acciaierie di Narni Scalo, non hanno fatto passi avanti. E tutto questo ha aumentato la preoccupazione del centinaio di lavoratori ancora in carico alla vecchia azienda che vedono l’avvicinarsi della fine degli ammortizzatori sociali. Eppure sembrava che entrambe le società, la prima era la Sangraf mentre della seconda non si è mai saputo ufficialmente il nome, avessero preso la strada dell’acquisizione, ma così non è stato per una serie di intoppi burocratici e non, ed ora si aspetta uno scatto da parte delle istituzioni perché la situazione si tolga dal punto di stallo e che si possa comprendere il perché le trattative poi si fermano arrivate allo stesso punto: responsabilità della Sgl Carbon? Oppure non è più remunerativo operare sugli elettrodi?
Va avanti, moderatamente, invece la possibilità che due aziende narnesi possano installarsi all’interno della fabbrica: sono la Ecarb, attiva nel mondo degli scambiatori di calore in carbonio, e la Paolini, leader dei rivestimenti di interni per gli yacht.
Le due aziende hanno avanzato una richiesta esplorativa senza dare al momento seguito alla propria azione.