“Dalla classifica 2024 di Newsweek dedicata alle strutture sanitarie, l’ospedale Santa Maria di Terni – dichiara il vicesindaco Riccardo Corridore – continua a scivolare sempre più in basso dal 97° al 108° posto in Italia (su 131).
La situazione della sanità ternana continua a restare fortemente critica. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha incontrato i direttori generali dell’azienda ospedaliera e della usl Umbria 2 per ragionare sulle tante problematiche che attanagliano oramai da tanto tempo la sanità pubblica sul territorio. Il nuovo ospedale, le liste di attesa, i reparti chiusi, i letti di degenza posti nei corridoi, la congestione delle attività del pronto soccorso, i reparti chiusi, la mancanza di personale. Ed ancora problemi di accesso alle prenotazioni delle prestazioni, le prestazioni della medicina territoriale, le inaugurazioni da parte della regione di strutture che poi non sono fruibili appieno, la politica regionale dei farmaci e presidi che causa molte sofferenze nelle cure ospedaliere, tanto che i pazienti sono costretti a portare i farmaci da casa.
Questi ed altri i problemi sollevati ai direttori generali, sui quali ci sono state risposte ed interventi in corso d’opera che ne dovrebbero mitigare alcuni. Ad esempio la entrata a regime della struttura di riabilitazione della Domus con 32 posti letto, con l’assunzione di 1 infermiere e un medico a breve e la collaborazione tra ospedale ed Asl, tra l’ospedale di Terni e Narni, il reparto medicina di Narni che dovrebbe passare da 14 posti letto a 25 funzionali al fine di accelerare le dimissioni dall’ospedale di Terni per chi necessita ancora di cure; infine a metà maggio saranno ultimati i lavori del centro geriatrico che porteranno gli attuali posti letto da 47 a 72. Geriatrico per il quale andranno acquistati i letti perché quelli attualmente disponibili non sono utilizzabili. Insomma tanta buona volontà ma anche tanti rimandi al punto che ci siamo aggiornati ad una nuova riunione a trenta giorni per vedere se ci sono sviluppi positivi. Confermata la nomina dei primariati di farmacia e radiologia immediatamente, di cardiochirurgia entro l’estate, tutti gli altri entro l’anno. Ristabilito anche l’equilibrio economico dell’ospedale Santa Maria con l’aumento dell’attività extra regionale, partita con un disavanzo di 30 milioni di euro del 2022.
Nel frattempo restano le criticità, letti in tutti i corridoi in tutti i reparti di medicina, urologia, ortopedia, pneumologia; pronto soccorso sempre in difficoltà, insomma un ospedale che scoppia, non più sufficiente alle necessità dei cittadini. Alla fine è palese come la responsabilità sia regionale e quindi attendiamo che da Palazzo Donini arrivino i soldi per il nuovo ospedale che Terni non può più attendere.
Nei prossimi giorni l’amministrazione riprogrammerà la riunione con i sindacati per elaborare una posizione comune ed aprire una rivendicazione territoriale nei confronti della Regione amministrata in modo unilaterale dalla giunta di centrodestra che altro non ha fatto che aumentare i gravi danni sistemici cagionati dalla sinistra.
Appare infine paradossale la costante auto celebrazione della Tesei e della sua Giunta laddove il territorio ternano versa in una situazione emergenziale testimoniabile da qualunque cittadino”.