Si è svolta la nuova tappa della mobilitazione sanitaria che il Partito democratico sta portando avanti insieme a M5S, SI – AV e Psi nelle strutture sanitarie dell’Umbria, con l’obiettivo toccare con mano le criticità esistenti.
I sopralluoghi hanno riguardato le strutture di Montecastrilli, Amelia e Narni, tutti punti di eccellenza, ma che sono chiamati a far fronte a delle vere carenze emergenziali, sia di personale che di strumentazioni, che rischiano di non reggere in attesa del nuovo ospedale, più simile ad una chimera che ad un progetto concreto: non si vede ancora neanche la viabilità.
Per Montecastrilli, un presidio territoriale che andrebbe mantenuto e tutelato, mancano investimenti su strumentazioni e arredamenti.
Strumentazioni che mancano anche ad Amelia, dove per esempio il mammografo è stato dismesso senza essere sostituito.
Narni, inoltre, è diventato un punto di raccolta per i pazienti che arrivano da Terni, il cui ospedale è al limite con pazienti costretti a vere e proprie camerate.
In questo quadro, ad aggravare la situazione, occorre considerare che nel ternano c’è un solo pronto soccorso, mentre tutti gli altri sono punti di primo soccorso e fanno fatica ad affrontare le emergenze.