Ancora prese di posizione sull questione dell’Alta Veloctà.
“Fa piacere che, dopo la conferenza stampa di martedì scorso del M5S, si parli finalmente del Freccia in Umbria: fino a ieri Catiuscia Marini, tirando a campare, raccontava di una presunta impossibilità tecnica, ostativa verso tale investimento. L’odierna ipotesi di un mero arretramento del Freccia Milano-Arezzo fino alla sola Perugia non è però risposta soddisfacente, visto che demarca una volontà ad excludendum nei confronti del resto della regione: il treno deve unire le comunità, non contribuire a dividerle”. E’ quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, che chiedono l’estensione del servizio, qualora dovesse essere realizzato, a tutte le città umbre.
“Inutile ricercare a parole – hanno aggiunto Liberati e Carbonari – la massima integrazione territoriale e sociale, se poi le altre città umbre, comprese le più vicine a quelle terremotate, vengono rimosse tamquam non essent.
Ribadiamo a gran voce la posizione del Movimento 5 Stelle: il trasporto regionale deve garantire rapidi trasporti ferroviari anche sulle lunghe distanze, unendo Perugia e Terni, passando per Spoleto, Foligno, Assisi, sterilizzando eventuali costi attraverso efficientamenti e verifiche del contratto di servizio tra Regione Umbria e Trenitalia, visto che Palazzo Donini liquida al Gruppo FS ben 100mila euro al giorno, circa 200 milioni in sei anni, pagando performance ferroviarie non di rado inconsistenti o di scarsa qualità”.
“Da anni – concludono Liberati e Carbonari – regaliamo centinaia di milioni al monopolista Trenitalia, senza che si riesca a effettuare politicamente e tecnicamente una verifica sulla bontà del servizio. Sarà ora di finirla di giocare con i nostri soldi? E’ tempo di riconnettere l’Umbria, tutta l’Umbria, all’Italia:
la Giunta Marini faccia semplicemente come Basilicata, Emilia Romagna e Trentino. Si coprano le esigenze di tutte le comunità, senza scelte divisive. E senza ulteriori indugi”.
E prende posizione anche Italia Nostra di Perugia che attacca, senza nominarlo, il segretario regionale del Partito Democratico , Leonelli.
Corre obbligo ad “Italia Nostra” intervenire sulle dichiarazioni del segretario regionale di un importante partito politico, secondo cui le proposte da noi formulate nel recente convegno alla Sala dei Notari (25 marzo, “FONTIVEGGE-MILANO IN TRE ORE – treni Alta Velocità attraverso l’Umbria”) sarebbero state “valutate da più parti economicamente insostenibili”. Ci piacerebbe conoscere quali sono le parti che hanno fatto tale valutazione, ci piacerebbe un confronto meglio se pubblico, siamo sicuri che il partito politico notoriamente campione del Dialogo, del Confronto e della Partecipazione non si sottrarrà e non negherà ai perugini e agli umbri il diritto elementare a conoscere ragioni e motivi delle azioni o inazioni della politica e dipendentiistituzioni.
In particolare “Italia Nostra” non riesce a capire, in attesa dei lumi del segretario regionale, cosa ci sarebbe di insostenibile nell’allestire il treno Tacito conFrecciarossa (ETR 500 e altri o anche 1000), oppure nel far partire dall’Umbria il Frecciarossa di Arezzo, oppure nello sperimentare tragitti nel cuore dell’Umbria ben più popoloso della Valdichiana. Anche in caso di oggettivo bisogno di sostegno economico non si capisce quale altra spesa della Regione sia più importante di un collegamento veloce col resto d’Italia; parimenti non si capisce perché non sarebbero utilizzabili fondi oggi sprecati per treni di bassa qualità sostituibili dai Freccia.
Confidiamo veramente in tale confronto pubblico – aggiunge Italia Nostra – senza il quale non possiamo che registrare un indifendibile arrampicarsi sugli specchi teso misteriosamente a negare ai cittadini, alle imprese e ai visitatori di Perugia e dell’Umbria una facilità di collegamento che molte altre città già hanno, pur più piccole o più lontane di Perugia dai binari Alta Velocità. Perugia attualmente è l’unico capoluogo regionale della Penisola privo di servizio ferroviario Alta Velocità e ciò, lo possiamo assicurare sul piano tecnico-trasportistico, non per deficienze tecniche delle ferrovie esistenti bensì esclusivamente per volontà omissive della politica.
“Italia Nostra” desidera segnalare positivamente i diversi Consigli Comunali e gli esponenti politici di ogni schieramento che incuranti delle alchimie o minacce della politica politicante prendono posizione in favore del bene comune.