Il Comune di Terni e l’Asm hanno concluso la verifica contabile in merito ai reciproci crediti e debiti.
“Da questa analisi approfondita, da questo lavoro congiunto che prende in esame una situazione di lunga data – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi – non emerge alcuna situazione che non fosse già nota sia all’Amministrazione Comunale che alla sua partecipata, soprattutto non emerge nella maniera più assoluta quel buco ipotizzato e diffuso da alcune opposizioni che avevano parlato di voragini e altro”.
Comune di Terni e Asm hanno concordato su 21 milioni e 300 mila euro di fatture emesse o da emettere da parte di Asm, regolarmente impegnate nei documenti contabili di Palazzo Spada. I debiti di Asm nei confronti del Comune, come risulta nel bilancio di Asm, ammontano invece a 9 milioni e mezzo. Il Comune di Terni ha inoltre già emesso mandati nei confronti di Asm per 6 milioni di euro. Resta dunque aperta una cifra di 5 milioni e mezzo che è costituita per 2 milioni e 600 mila euro dai canoni idrici sui quali è aperto da tempo un contenzioso. Comune e Asm, comunque, si sono impegnati a risolvere le partite non ancora riconciliate entro e non oltre luglio 2017 in maniera tale da consentire l’approvazione dei bilanci consolidati per settembre. Inoltre l’accordo riguarda la rateizzazione da parte di Asm dei debiti fuori bilancio; la regolarizzazione entro aprile delle compensazioni effettuate dal Comune con effetti sulle azioni esecutive intraprese da Asm; la definizione del perfezionamento del trasferimento degli immobili; il pagamento regolare da parte del Comune per il servizio di igiene ambientale.
“La ricognizione attenta e scrupolosa intrapresa – ha concluso l’assessore Piacenti D’Ubaldi – è la migliore risposta a chi gridava allo scandalo senza saper leggere i bilanci. Speriamo che gli urlatori di cifre inesistenti trovino toni e contenuti più consoni per la tutela di una azienda pubblica, quale Asm Terni, che è un patrimonio rilevante dell’intera città, indipendentemente dalla guida amministrativa. Speriamo dunque che il buon senso e la responsabilità del governo della cosa pubblica finalmente prevalgano”.