Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Sabato 23 e domenica 24 marzo, infatti, tornano le Giornate Fai di primavera.
Le aperture organizzate dalla delegazione Fai di Terni e dal gruppo Fai giovani saranno un viaggio emozionante tra storia e natura, fra Terni e Narni. Emergerà il fascino e l’importanza di questo comprensorio e l’estremo valore della sua difesa e valorizzazione.
Nei siti delle aperture i volontari accoglieranno i visitatori e racconteranno la bellezza e le vicende dei luoghi proposti.
Sarà presente anche la Fanfara dell’Accademia Navale di Livorno che si esibirà in un concerto nell’auditorium di Narni, sabato 23 marzo alle ore 15.30.
A Terni, nella chiesa di San Salvatore in largo San Salvatore, le visite guidate si terranno dalle ore 10 alle 17.
Nel pieno centro cittadino si intrecciano la storia romana di Interamna con la vita medioevale dei secoli successivi. La chiesa trova la sua prima citazione storica ufficiale negli archivi dei possedimenti dell’abbazia di Farfa. Parliamo del 1065.
La pianta dell’edificio è estremamente peculiare: una singola navata ripartita in due campate sulla quale si innesta un alto corpo cilindrico con copertura a cupola e terminata da un’abside quadrangolare. Le tre parti architettoniche sembrano presentare caratteristiche eterogenee, per cui la loro datazione e dunque la loro coeva realizzazione è controversa.
Fu poi il famoso storico Luigi Lanzi che nelle indagini archeologiche da lui guidate nel 1909 accerto’ l’esistenza di una domus romana al di sotto della chiesa stessa. Domus databile a partire dal I sec. a.C.. Spazi abitualmente non accessibili, ma che il Fai mette a disposizione dei visitatori in queste giornate speciali.
All’interno, sul fianco sinistro della navata, si trova la cappella Manassei decorata con un ciclo di affreschi del trecento.
Alcune ricostruzioni storiche, non sempre adeguatamente verificate, riconducono la vita del luogo a fatti importanti e quasi leggendari.
A Narni, Villa Valli, le visite guidate si terranno dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.
Accesso obbligatorio tramite navetta gratuita, ampio parcheggio a disposizione in via Flaminia Ternana 145 (area antistante il ristorante Grano e Sale e la palestra Gryphus).
Quasi nascosta da un fitto e rigoglioso bosco di lecci, sulla strada che da Narni conduce all’abitato di Sant’Urbano, sorge la residenza storica della famiglia Valli. Nata come dimora estiva intorno al 1890, si erge appunto su uno sprone pianeggiante detto il Montiello .
Questo luogo ha un fascino che va ad unire tre as petti: la natura vivace ed accogliente che avvolge il tutto con il suo manto di silenzio e riflessione, la bellezza architettonica della Villa che si ispira alle costruzioni del ‘500 italiano ed infine le incredibili vicende umane, fatte di grandi esploratori, letterati e militari, di chi qui ha vissuto tra l’800 ed il ‘900.
Si parte dal fondatore Candido Valli che edificò la struttura ed insieme alla moglie Giuseppina Menghi diede origine ad una discendenza di alto valore storico e morale. Candido costruttore edile e ferroviario che fece grande fortuna nel periodo immediatamente successivo all’unità d’Italia, grazie alla sua lungimirante azione imprenditoriale.
I figli di Candido Valli si distinsero per numerose imprese: a Luigi, discepolo e poi amico del Pascoli, si deve una lettura accuratissima della chiave allegorica che Dante imprime nella sua Commedia; Mario, ufficiale di marina e comandante in Cina nel 1900 del contingente italiano durante la cosiddetta rivolta dei Boxer, fu poi protagonista di un ritorno avventuroso via terra verso l’Europa attraverso Mongolia e Russia; Giannetto, avvocato e sindaco di Roma nel 1921 durante la deposizione della salma del milite ignoto; Giulio, ammiraglio della Marina Militare, senatore del Regno nel 1939, legato al poeta D’Annunzio da vicende militari ed umane, esploratore, pilota di aeromobili, dirigibili ed idrovolanti. Infatti è proprio Giulio Valli a fondare l’Accademia Aereonautica presso Livorno.
E alle ore 15.30 del 23 marzo nell’Auditorium Comunale Bortolotti per rendere omaggio a Giulio Valli la Fanfara dell’Accademia Navale si esibirà in un concerto che partirà con l’inno delle Fanterie di Marina (cantato) e si chiuderà con l’inno Nazionale. Nel mezzo una serie di medley composti da più brani tradizionali e moderni.
L’ingresso è libero al termine del concerto si potrà visitare l’auditorium sotto la guida dei volontari.
La storia della chiesa è antica, in essa vi sono resti di mosaici di epoca bizantina del VI secolo. Nel XIII sec. verrà affidata all’ordine domenicano, per poi cadere in disuso dal XIX sec. in poi.