Anche marche da bollo false sui documenti inseriti nelle pratiche riferibili ad alcuni brasiliani che hanno ottenuto illecitamente la cittadinanza italiana: è quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Nola (Napoli) nell’ambito delle indagini dei carabinieri che hanno fatto luce su un giro di pratiche false grazie alle quali centinaia di sudamericani, perlopiù brasiliani, sono diventati italiani. Tra gli arrestati, posti ai domiciliari, l’italo-brasiliano Luis Sonda Vanderlei, 43 anni, titolare della “Interamna International”, un’agenzia di pratiche amministrative di Terni. Tra il materiale informatico sequestrato a Sonda figura un file Word dove sono stati annotati i nomi di moltissimi cittadini che sono diventati italiani a Brusciano malgrado le macroscopiche carenze documentali. Coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana illecitamente, è inoltre emerso dalle indagini, grazie all’assenza di controlli sulla residenza, arrivavano in Italia il tempo strettamente necessario per il disbrigo delle formalità burocratiche, circa un paio di giorni, per poi fare rientro nei loro paesi di origine, dove attendevano il rilascio del certificato di cittadinanza.