Votando la fiducia il Senato ha convertito in legge il terzo decreto che fissa gli interventi per la ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dal scosse di terremoto dei mesi scorsi.
Il provvedimento ha avuto 153 voti a favore, 104 voti contrari e un astenuto ; è stato approvato in via definitiva visto che non ha subito modifiche rispetto alla versione approvata alla Camera il 23 marzo scorso.
Ecco alcune norme del decreto, che riguarda le regioni interessate dal terremoto, vale a dire Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria.
Sono i Comuni ad occuparsi di pianificazione urbanistica (nel testo governativo erano invece gli Uffici speciali per la ricostruzione). – Le imprese operanti nel cratere potranno delocalizzare le attività anche nella provincia limitrofa, pure se collocata in una regione diversa. Per il controllo di legalità è previsto l’ obbligo di iscrizione a una specifica Anagrafe delle imprese.
Sostegno alle fasce deboli della popolazione con uno stanziamento di 41 milioni per il 2017 (dal Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale).
Finanziamenti agevolati per imprese, lavoratori autonomi ed agricoltori per il pagamento dei tributi fino al 2018. I lavoratori possono poi richiedere la cosiddetta ”busta pesante” (con sospensione dell’Irpef).
E’ stato raddoppiato (da 350 a 700), rispetto al progetto governativo, il numero dei nuovi addetti che possono essere assunti, con contratto a tempo determinato, da Comuni e Province, con un contestuale aumento delle risorse.
Le regioni si occupano dell’affidamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria utilizzando la procedura negoziata.
Per le opere di urbanizzazione nel settore zootecnico, sempre le regioni possono anticipare fino al 30% del contributo ad ogni singolo operatore danneggiato.
Sui finanziamenti agevolati per la ricostruzione privata, è esteso il contributo al 100% del costo delle strutture anche agli impianti; previsti anche finanziamenti agevolati (a tasso zero) per la copertura del 100% degli investimenti fino a 600 mila euro, per nuove imprese e nuovi investimenti, compresi i settori agricoltura, commercio e turismo.
Gli studenti delle zone del sisma avranno la possibilità di vedersi riconosciuto l’anno scolastico 2016-2017 anche se le attività didattiche sono inferiori ai previsti 200 giorni.
Alle Regioni spetta il compito della gestione delle macerie; al riguardo è consentito il trasporto nei siti di deposito intermedio per un periodo non superiore ai 18 mesi.