C’è grande preoccupazione per lo stallo in cui è finita la vertenza della ex Novelli, ora Alimenti Italiani.
Anche l’ultimo vertice al Ministero dello Sviluppo Economico non ha prodotto alcun risultato con la nuova proprietà che insiste sui tagli occupazionali.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/vertenza-novelli-nulla-di-fatto-389516
Preoccupatissimi i lavoratori di Terni nche hanno diffuso una lettera in cui invitano le istituzioni e la politica a intervenire per garantire i loro diritti.
“I dipendenti della ex Novelli, ora Alimentitaliani S.r.l, della sede di Terni ALZANO LA LORO VOCE per chiarire alle istituzioni, alla famiglia Greco e a tutti i cittadini del territorio ternano e della regione Umbria le ragioni che li hanno costretti ad intraprendere la dolorosa decisione di uno sciopero ad oltranza. Dopo l’acquisizione da parte della famiglia Greco con la promessa del mantenimento dei livelli occupazionali – scrivono i dipendenti di Terni – iniziano a susseguirsi in sede istituzionale proposte che partono esclusivamente da tagli pesantissimi ed inaccettabili del costo del lavoro e dell’occupazione e che propongono un cosiddetto piano industriale privo dei requisiti fondamentali per la sua concreta realizzazione, fino ad arrivare ieri ad una rottura della trattativa che sembra insuperabile.
Nell’ultimo comunicato ricevuto, la proprietà annuncia che procederà in modo da arrivare quanto prima al raggiungimento degli obiettivi occupazionali ritenuti indispensabili. Questo si tradurrà in 79 licenziamenti senza le garanzie di tutte le tutele previste per la salvaguardia dei lavoratori.
Ancora più inaccettabile, dato che la Alimentitaliani, essendo società neo costituita può avere accesso a TUTTI gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.
Inoltre non sono chiare le proposte contrattuali anche per coloro che saranno chiamati a proseguire l’attività lavorativa, data la già dichiarata intenzione di esternalizzare i servizi amministrativi e commerciali ad una società terza.
“I lavoratori tutti – si legge infine nel comunicato – invitano le istituzioni, la politica, gli organi preposti e tutto il territorio a fare quanto in loro potere per salvaguardare i diritti universali dei lavoratori.”