Sulla vicenda dell’inceneritore Terni-Biomassa interviene il Partito Democratico di Terni.
“In tutto il mondo oggi si cerca il rimedio agli effetti di uno sviluppo che nel ‘900 non si è curato del proprio impatto e la conca ternana – è scritto in una nota – è uno di quei luoghi in cui l’industria ha portato maggiore crescita economica, ma anche più fragilità di cui oggi dobbiamo prenderci cura.
Sono molti i motivi per cui tutti riconosciamo gli inceneritori come la sorgente di inquinamento più ingiusta e ingiustificata. Non hanno mai contribuito ad alcuno sviluppo, limitandosi ad acquistare combustibile fuori regione per bruciarlo in un territorio già provato. Inoltre – scrivono la segreteria comunale e quella provinciale del Partito Democratico – l’ambito ternano mostra più di tutti come nel territorio regionale non c’è e non ci deve essere necessità di bruciare rifiuti (differenziare sopra il 70% in pochi mesi è un risultato su cui riflettere).
Il Partito Democratico continua a chiedere a tutti gli enti locali di lavorare per ridurre l’inquinamento della conca ternana con una visione complessiva, concretezza e tempi certi, ma anche opponendosi con ogni strumento disponibile all’incenerimento. Sosteniamo quindi la scelta del Comune di ricorrere contro l’autorizzazione dell’impianto di Terni Biomassa. Allo stesso modo, chiediamo fin d’ora di respingere la richiesta, anche peggiore, avanzata da Acea per bruciare rifiuti nell’impianto di maggiori dimensioni.”
Sollecitiamo infine – conclue il comunicato – i nostri rappresentanti nazionali a pretendere che il Governo segua le indicazioni della Commissione Europea sulla rimozione degli incentivi all’incenerimento a vantaggio dell’impiantistica destinata a processi di rango superiore nella gerarchia dei rifiuti. I dati della Commissione (e quelli forniti da Ispra) mostrano che l’Italia non necessita di ulteriore capacità di incenerimento, mentre occorre potenziare le filiere del riciclo.”
Anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, è intervenuto sulla questione con un post sul suo profilo Facebook.
“Senza se, senza ma, senza sì, senza nì, senza no alla ricerca di facili consensi. La nostra parola su Terni Biomassa – scrive il sindaco – è una sola: contrari, perché va a inserirsi in un contesto già ambientalmente gravato. La mia Amministrazione Comunale farà ricorso al Tar. Noi siamo di parola. Agli altri le strumentalizzazioni, le bugie, le accuse prive di ogni fondamento. Per difendere Terni la prima cosa è essere seri.
Non si è fatta attendere la risposta di Catiuscia Marini:
“Se il sindaco decide per il ricorso avrà i suoi motivi. Peraltro Comune e Provincia di Terni avrebbero potuto agire in maniera più incisiva già in passato, nella Conferenza dei servizi che li vedeva protagonisti”.