“Serietà politica nella gestione degli inceneritori della zona di Terni e in generale dei rifiuti in Umbria e attenzione nei confronti delle comunità e dei territori”: dopo due giorni e due notti di occupazione dell’aula dell”Assemblea legislativa dell’Umbria intrapresa dai consiglieri regionali di opposizione del Movimento 5 Stelle (Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari) e Lega Nord (Emanuele Fiorini e Valerio Mancini), i due gruppi consiliari hanno manifestato sotto Palazzo Cesaroni.
Presenti un centinaio di persone, alcune arrivate anche da Terni, con cartelli con scritte come “stop inceneritore”, “inceneritori a Terni, adesso basta”, “rifiuti in Umbria, basta omertà”.
“Siamo alle prese con istituzioni illegali nel loro comportamento perché é mancata la condivisione e la partecipazione” hanno affermato i consiglieri regionali del M5S, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari che poi hanno aggiunto: “Il tema degli effetti nocivi di un inceneritore va approfondito anche con i Comuni e i territori limitrofi ma questi non sono mai stati convocati nella conferenza dei servizi”.
““Il presidio che c’è oggi è un presidio di cittadini – ha affermato il senatore della Lega Nord, Stefano Candiani – che vogliono dare forza ai consiglieri regionali che stanno occupando l’aula di consiglio. Se si è arrivati a questo punto è perché si è superata la misura. La gestione Marini ha superato la misura di buon senso arrivando addirittura a negare un dibattito di interesse pubblico come quello sull’inceneritore di Terni. Le questioni non posso essere nascoste. ”
Gli ha fatto eco il consigliere regionale, Emanuele Fiorini:”dopo quasi tre giorni di occupazione del consiglio regionale – ha detto Fiorini – non abbiamo avuto ancora risposte concrete da parte della Marini o dell’assessore Cecchini, se non le solite parole di circostanze e le solite promesse alle quali non crediamo. Se siamo ancora qui è per i cittadini e sempre per i cittadini vogliamo andare avanti. La politica deve tornare al suo scopo originario che è quello di tutelare gli interessi del territorio. Qui in Umbria, invece, ciò che viene tutelato da chi governa sono gli interessi delle lobby. A Terni abbiamo una situazione grave che riguarda lo stato di inquinamento dell’aria. Il territorio è gravato da industria pesante e l’accanimento degli inceneritori non fa che rendere ancora più critico il quadro. Da parte nostra- ha concluso Fiorini – abbiamo presentato un esposto alla Procura per chiedere se sono in atto tutte le autorizzazioni necessarie al riavvio dell’impianto di Terni Biomassa e abbiamo mosso le acque a livello nazionale chiedendo l’intervento dei nostri senatori. Importante sarà anche attivare dei seri studi epidemiologici sul territorio”.