Ternana-Perugia non è finita. La società rossoverde, infatti, ha presentato il ricorso, tramite il legale , l’avvocato Giotti, contro l’omologazione del risultato, 0-1 in favore del Perugia.
Secondo la Ternana, il calciatore Gnahorè, in questa stagione, prima tesserato dal Carpi, poi rientrato al Napoli, quindi ceduto in prestito al Crotone, non poteva essere tesserato dal Perugia.
“Nella stessa stagione sportiva un calciatore professionista può tesserarsi, sia a titolo definitivo che a titolo temporaneo, per un massimo di tre diverse società appartenenti alle Leghe, ma potrà giocare in gare ufficiali di prima squadra solo per due delle suddette società”. Così recita l’articolo 95 NOIF.
Si prospetterebbe, secondo la Ternana, di un caso come quello che ha visto protagonista Antonino Ragusa, tesserato dal Sassuolo. E, in quel caso il ricorso del Pescara fu accolto e la sconfitta sul campo contro gli uomini di Di Francesco, fu trasformata nello 0-3 per gli abruzzesi.
Il Perugia replica: è tutto regolare.
Secondo la società biancorossa, invece, il trasferimento di Gnahorè è regolare. Tornato al Napoli dall’esperienza Carpi, infatti, il giocatore, nell’ultimo giorno di mercato è passato in prestito al Crotone ma è subito tornato al Napoli e nello stesso giorno è stato tesserato dal Perugia. Secondo il Perugia il trasferimento effettuato nello stesso giorno non conterebbe e, quindi, i tesseramenti di Gnahorè sarebbero, regolarmente, tre.