“Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità l’atto che il Movimento 5 Stelle ha condiviso con tutta la maggioranza in merito al progetto di realizzazione di un biodigestore di grandi dimensioni a Ponte Caldaro, tra i Comuni di Narni e San Gemini”.
Lo sottolinea il consigliere Luca Simonetti (M5S), ricordando che “sul tema l’assessore all’ambiente Thomas De Luca aveva appena fornito chiarimenti rispondendo in question time”.
Narni. Sale la protesta contro il biodigestore di Ponte Caldaro
“L’approvazione rappresenta un importante gesto di responsabilità verso i territori e le comunità che da tempo si oppongono a questo intervento, supportati da comitati, associazioni e cittadini impegnati nella tutela dell’ambiente, del patrimonio storico-paesaggistico e delle attività economiche locali. La mozione approvata – rileva Simonetti – impegna la Giunta regionale a valutare ogni iniziativa utile alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, del patrimonio agroalimentare e storico-culturale, e a promuovere un modello di sviluppo che tenga conto degli impatti e dei rischi ambientali legati alla realizzazione di impianti di questa natura. Si richiede inoltre l’accelerazione dell’aggiornamento del Piano paesaggistico regionale, uno strumento essenziale per garantire una pianificazione territoriale sostenibile che rispetti i caratteri identitari del paesaggio umbro. L’atto approvato mira anche a coinvolgere attivamente la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, affinché vengano approfondite le criticità segnalate in merito alla tutela del patrimonio archeologico di Ponte Caldaro e delle aree circostanti, ricche di testimonianze storiche di inestimabile valore”.
“È un passo significativo, che si allinea agli indirizzi già presi dai consigli comunali di Narni e Sangemini, ribadendo una direzione univoca per proteggere settori fondamentali per il territorio, come il turismo, l’agroalimentare e l’accoglienza. In un’area che ospita importanti realtà vinicole, strutture ricettive e agriturismi, un impianto di queste dimensioni rischia infatti di compromettere non solo il paesaggio, ma anche l’immagine dell’Umbria come ‘Cuore verde d’Italia’ e il futuro economico di molte imprese locali.
Il nostro impegno – aggiunge ancora il consigliere 5 stelle – continuerà affinché le istanze delle comunità siano ascoltate e rispettate, e affinché le decisioni prese oggi trovino una concreta attuazione per salvaguardare la qualità della vita e la sostenibilità del territorio”.