“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”.
Lo afferma in una storia Instagram il rapper Emis Killa che annuncia di rinunciare al Festival di Sanremo.
“Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo – ha affermato – Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”.
“Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.
Su Emis Killa pende un Daspo del questore di Milano che gli interdice le manifestazioni sportive per una durata di tre anni. Il rapper, 35 anni, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli “è stato iscritto nel registro degli indagati dell’inchiesta ‘Doppia Curva’ della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato all’emissione di 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano”.
Killa, accanito tifoso rossonero, secondo le indagini sarebbe stato identificato mentre con altri 14 ultras li osservava malmenare uno steward e avrebbe rapporti di amicizia con i fratelli Lucci e Fabiano Capuzzo con cui “gestisce una barberia a Monza”. Sui Social inoltre “sfoggia fotografie con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli”.