“Umbria Jazz non abbiamo intenzione di non riproporla a Terni. Quello che ho detto e che sostengo è che Terni ha bisogno di una forte identità che passi attraverso tutte le manifestazioni che ci possono rendere visibili e possano portare turismo nella nostra bellissima città. La legge regionale sui canoni idrici, d’altronde, ci vincola a destinare delle somme (180 mila euro, ndr) a manifestazioni ben determinate e precise (come Umbria Jazz, ndr). Ribadisco che si è trattato semplicemente di un equivoco anche perché sia con il direttore artistico che con la Fondazione Umbria Jazz sono mesi che ci vediamo, intavoliamo discussioni, anche animate, per cercare di portare a Terni un evento importante che ci dia visibilità”.
Lo ha detto questa sera l’assessore alla cultura del comune di Terni Michela Bordoni, a margine di San Valentino Arte, sulle voci di un presunto disinteresse del comune di Terni a proseguire l’esperienza di Umbria Jazz. Che l’assessore smentisce. “Stiamo valutando – ha aggiunto l’assessore Bordoni – la possibilità di portare un evento con un artista importante e gli eventi collaterali nei club. Stiamo ragionando anche sullo spostamento di date. Abbiamo dato carta bianca all’organizzazione al fine che possa sentirsi padrona di fare al meglio un evento identitario per Terni”.
“A meno che non ci siano cambiamenti dall’altra parte, noi non abbiamo chiusa alcuna porta – ha sottolineato ancora l’assessore – faremo insieme la miglior manifestazione possibile per Terni sempre ribadendo che l’obiettivo è riuscire ad avere la gestione diretta da parte del comune dei canoni idrici per quel che riguarda gli eventi”.