“Il Manifesto che a Ventotene non avrebbero mai potuto scrivere per mancanza di capacità e allegria cerebrale. Erano Comunisti, dittatura, alcol, e spie sul territorio per rompere i coglioni. Fratellanza con URSS, Unione Sovietica (sparita)”.
Così il sindaco di Terni Bandecchi sul manifesto di Ventotene (cambiato in ventottenne, con tanto di immagine di una donna procace) che ha suscitato non poche reazioni riportando il sindaco sui siti e sui giornali nazionali.
La più dura è stata senza dubbio la consigliera regionale del Pd, Maria Grazia Proietti che lo invita a dimettersi.
” Restituisca alla città di Terni la fascia tricolore che ha oltraggiato in modo intollerabile. Non è degno di indossarla né di essere chiamato sindaco chi pubblica sui propri profili social la foto di una donna seminuda e scrive……La città di Terni – aggiunge – non può sopportare oltre tali offese. Lei, sindaco Bandecchi, oltre a non conoscere la storia, insulta una nazione intera. Ho provato vergogna quando ho letto le sue parole e pretendo che chieda scusa non solo a noi cittadini ternani, ma a tutti i cittadini italiani ed europei che credono nel manifesto di Ventotene e riconoscono in esso una pietra miliare della nostra Europa. Il sogno della pace che per tanti popoli anche a noi vicini è ancora lontano, quella pace che tanti popoli cercano, è una conquista straordinaria frutto di quel pensiero che lei oggi ha dileggiato e offeso.
Additando come spie e persone dedite all’alcool gli eroi dell’Europa – scrive ancora la Proietti – ne offende la memoria e disconosce la storia. Storia che, in quanto sindaco ancor più che come cittadino, dovrebbe onorare e rispettare. Chieda scusa e meglio ancora si dimetta, dopo questo ennesimo fatto grave e oltraggioso di cui si è reso autore e dopo il sistematico oscuramento o, peggio ancora, pubblico travisamento delle regole e principi democratici.
Per non parlare della volgarità del manifesto, del ‘suo’ manifesto, un’immagine sessista che insulta le donne, le denigra, le trasforma in oggetti. Noi tutti cittadini, uomini e donne, pretendiamo rispetto, sindaco Bandecchi: la smetta di cercare pubblicità con le sue improvvide uscite, questa volta ha passato il segno. Chieda scusa alla città di Terni, chieda scusa all’Italia intera, chieda scusa alle donne e per favore si ritiri in un dignitoso silenzio. La misura è colma, basta così”.