Non si vedeva da tempo così tanta gente scendere in piazza a Terni per manifestare. Manifestare la propria indignazione, la propria rabbia per l’atto di feroce violenza che è costato la vita alla 22enne Ilaria Sula. Manifestare anche tutta la vicinanza e la solidarietà a una famiglia, quella di Ilaria, colpita al cuore nella maniera più crudele. C’erano anche i genitori e il fratello e altri parenti di Ilaria alla fiaccolata di questa sera.
E c’erano anche le istituzioni, la regione dell’Umbria e l’amministrazione comunale di Terni che la fiaccolata l’ha promossa. Un corteo lunghissimo e silenzioso ha attraversato le vie del centro della città. Corteo aperto da uno striscione “No alla violenza sulle donne” tenuto volutamente da maschi giovanissimi che saranno maschi adulti domani.
In piazza della Repubblica, dove tutto è iniziato, ha parlato la presidente della regione, Stefania Proietti: “ci siamo tutti – ha detto la presidente – per dire una volta per tutte, basta”. La presidente ha poi ricordato oltre Ilaria anche il sacrificio di altre due donne uccise in Umbria, Laura, uccisa dal marito a Spoleto ed Elisa, uccisa dal marito a Gualdo Tadino. La presidente Proietti ha poi abbracciato e baciato i genitori di Ilaria.
“Con gli occhi pieni di lacrime e di rabbia ci chiediamo perché, perché dobbiamo continuare a piangere donne uccise dalla violenza cieca e feroce – ha detto l’assessore Viviana Altamura – perché ogni giorno una donna deve tenere la propria libertà, la propria voce, la propria vita, il dolore per Ilaria è il dolore di una comunità intera. È il dolore di chi, guardando le proprie figlie, sente una paura che non dovrebbe esistere”.
“Non può accadere che si continui con queste situazioni assurde – ha detto il vice sindaco di Terni, Riccardo Corridore – in cui un uomo usa la sua forza nei confronti di una donna. Non si può interrompere una vita così”.
La manifestazione si è conclusa sotto palazzo spada dove, di recente, è stata posizionata una panchina rossa, simbolo della battaglia contro la violenza di genere.
Alle 22,15 il suono della sirena della acciaieria ha reso omaggio a Ilaria e concluso una serata, e una giornata tristissime.