Le opposizioni abbandonano l’aula dell’assemblea legislativa per l’assenza della presidente Stefania Proietti e si recano dal Prefetto di Perugia “per denunciare una situazione gravissima e irrispettosa delle regole democratiche e del ruolo delle opposizioni”.
La presidente replica “ero a Roma per il riparto dei fondi per la sanità, lo avrebbero dovuto sapere e dovevo rispondere solo a 3 question time, di cui della maggioranza”.
LA NOTA DEI GRUPPI DI OPPOSZIONE A PALAZZO CESARONI
“Oggi la seduta del Consiglio regionale dell’Umbria si è trasformata in una farsa e per questo abbiamo deciso come forze di opposizione di abbandonare l’Aula e di incontrare il Prefetto di Perugia, dott. Francesco Zito”.
Lo rendono noto i consiglieri dei gruppi di minoranza a Palazzo Cesaroni Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Umbria Civica-Tesei Presidente), Enrico Melasecche (Lega), Matteo Giambartolomei (FdI), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza (FI), Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).
“Questa mattina – spiegano – il Consiglio è partito con grave ritardo, per poi durare solo pochi minuti prima di interrompersi nuovamente a causa dell’assenza della presidente Proietti e degli assessori Meloni e Barcaioli e del ritardo dell’assessore De Luca. È paradossale che proprio la maggioranza, in sede di Ufficio di Presidenza, abbia deciso di anticipare la seduta da giovedì 8 maggio a oggi, martedì 6 maggio, per assecondare le esigenze della presidente Proietti, la quale però non si è nemmeno degnata di presentarsi. Un’assenza che non solo ha reso inutile lo stravolgimento del calendario dei lavori consiliari e delle commissioni, ma ha anche impedito la trattazione di interrogazioni regolarmente presentate, per le quali non è stata fornita nemmeno una delega ad altri assessori per rispondere, come avveniva con la precedente Giunta di centrodestra. Nella storia di questa regione non era mai accaduta una vergogna del genere: una seduta di Assemblea legislativa trasformata in una assemblea condominiale della sinistra. Questa gestione dimostra un livello di disorganizzazione e incompetenza senza precedenti, con un Consiglio ormai subalterno alla Giunta e utilizzato a uso e consumo della sinistra che governa l’Umbria”.
“Ancora più grave – aggiungono i consiglieri di opposizione – è la fuga dalle responsabilità da parte della presidente Proietti, che oggi ha preferito sottrarsi al confronto in Aula proprio in una giornata in cui erano previsti atti fondamentali sulla sanità, uno dei temi più critici e fallimentari della sinistra umbra, come quello sulla riattivazione del punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto e le criticità organizzative e di personale nella struttura complessa di pediatria Foligno-Spoleto. Dopo aver abbandonato l’Aula abbiamo deciso di incontrare il nuovo Prefetto di Perugia dott. Francesco Zito, per denunciare una situazione gravissima e irrispettosa delle regole democratiche e del ruolo delle opposizioni, non solo per quanto accaduto nella seduta odierna, ma anche per gli atteggiamenti gravissimi che si ripetono da settimane, compreso il mancato assolvimento delle richieste di accesso agli atti.
In ultima quella relativa alla richiesta della relazione finale della società Kpmg, che doveva presentare i documenti sullo stato dei bilanci della sanità entro il 30 aprile, come dichiarato a più riprese dalla presidente Proietti, ma di cui ancora non abbiamo notizia. Infine, non possiamo non ricordare le parole della presidente del Consiglio, Bistocchi, che in una delle prime sedute si vantava dell’inizio puntuale dei lavori alle ore 10. Oggi, alle 11:30, il Consiglio non era ancora ripartito dopo una lunga interruzione e i banchi della Giunta erano praticamente vuoti, a testimonianza di quanto quella promessa sia già naufragata nel mare del pressappochismo e dell’incompetenza”.
LA REPLICA DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE, STEFANIA PROIETTI
“Sono abituata per carattere e coerenza a non sottrarmi mai ai confronti. Lo ho dimostrato in molteplici occasioni e se la minoranza pensa di strumentalizzare in modo becero la mia assenza oggi in Assemblea legislativa fa un errore clamoroso.
Sono impegnata a Roma presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni dove all’ordine del giorno ci sono argomenti fondamentali come il riparto delle disponibilità finanziarie per la sanità, la riforma della rete di assistenza territoriale e della medicina generale. Un’assenza quindi questa più che giustificata e i consiglieri di minoranza dovrebbero saperlo bene visto che anche in passato gli impegni a Roma obbligavano spesso la presidente e gli assessori a non essere presenti in aula. Del resto, la mia presenza era calendarizzata per rispondere a 3 soli question time (di cui uno proposto dalla maggioranza) su ben 30 punti all’ordine del giorno per i quali non era richiesta la mia presenza.
La Commissione Salute è stata peraltro convocata in presenza dopo che la riunione dei capigruppo aveva deciso la data del consiglio del 6 maggio.
Abbandonare l’aula per un pretesto del genere è veramente, questo sì lesivo della buona politica. Recarsi poi in Prefettura, dopo aver abbandonato l’aula e non aver discusso i tanti punti calendarizzati che non prevedevano un mio intervento, appare quantomeno irrispettoso dell’Istituzione e dei cittadini, che ben comprendono i fatti e non si fanno ingannare da sterili polemiche.Invito, come sempre, la minoranza consiliare a collaborare e cooperare nell’interesse dell’Umbria, abbandonando toni che non appaiono consoni a una politica seria nell’interesse del bene comune”.