Non era molto complicato pensare che il progetto di Metanar non avrebbe avuto il consenso finale: non esiste negli ultimi trenta anni una qualsiasi iniziativa che sia andata in porto. E questa, quella di Metanar, azienda che voleva fare metano dagli scarti dell’agricoltura a Ponte Caldaro sulla strada per Sangemini, ha avuto la stessa fine, andando a sbattere contro l’opposizione di una parte della popolazione.
Comitati, alcune associazioni, si sono opposte subito ad un progetto che voleva estrarre energia da prodotti che ora saranno avviati in discarica. C’erano problemi? E come no! Assolutamente modesti, però, e comunque non più di quelli determinati dagli impianti di condizionamento che sono presenti nelle case e negli uffici dei narnesi e che consumano energia che viene prodotta in qualche parte d’Italia.
Si intesta la vittoria il Movimento Cinque Stelle, Luca Tramini, l’assessore, Arianna Antonini, la consigliera, Samuele Minciarelli, il responsabile della sezione narnese. Il Movimento, a Narni come a Perugia, in Regione, si era sempre dimostrato contrario. Ed ora vorrebbe che l’economia volasse senza impianti, legata al turismo sostenibile, alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali, all’industria pulita e all’economia circolare, in armonia con il territorio.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli: “una battaglia politica e una battaglia del territorio. Un risultato che abbiamo raggiunto grazie al lavoro dell’Amministrazione, delle istituzioni, degli uffici tecnici , dei comitati e dei cittadini. Il nostro impegno è stato sempre quello di tutelare l’interesse collettivo, senza strumentalizzazioni. Continueremo a difendere il nostro territorio con serietà e determinazione, in ogni sede.”
“Apprendo con soddisfazione l’esito della conferenza di servizi in merito al procedimento per l’impianto per la produzione di biometano in località Ponte Caldaro, a Narni – dichiara Francesco Filipponi, consigliere regionale Pd – La Regione, con un atto dirigenziale, ha adottato la conclusione negativa per il procedimento di Autorizzazione Unica: un risultato voluto e sperato a lungo dai tanti cittadini dei territori comunali di Narni e San Gemini che avevano manifestato contro il nuovo impianto. Proprio sulle resistenze dei residenti avevo interrogato la Giunta nel mese di gennaio, chiedendo delucidazioni sull’iter autorizzativo in corso ed i possibili sviluppi. Una decisione che, pur nel rispetto dell’iniziativa della società privata coinvolta, consente di salvaguardare i territori interessato a livello ambientale. Ringrazio per l’attività svolta in questi mesi l’Assessore Thomas De Luca e gli uffici tecnici della Regione, e del comune di Narni, nonché l’amministrazione comunale di Narni”.