Tra qualche giorno il Pincio, ristorante in testa a Via XX settembre riaprirà i battenti dopo qualche tempo di chiusura. E’ il quattordicesimo ristorante del Centro Storico e non sembra che la tendenza sia in calo. Ormai si stanno saturando tutti gli spazi possibili a fronte di una richiesta continua di cibo durante il weekend ed anche nelle serate calde dell’estate.
Tra l’altro in comune non sempre acconsentono a questa richiesta che impedisce una crescita stabile del turismo: al vecchio collegio delle Suore di Sant’Anna in Via Gattamelata vengono ancora messi pali e paletti, con richiami in Comune. Lì, nel luogo di proprietà ancora delle suore, si può mangiare solo a fronte di qualche iniziativa particolare. Perché? Non è stata fatta una variazione al piano regolatore, insomma un ostacolo burocratico degno di un’Italia che non vuole mai crescere. Tra l’altro nell’ostello delle Suore lavorano anche delle studentesse che vorrebbero rimanere a Narni o comunque farvi esperienza.
Come un altro ostacolo alla crescita della offerta di cibo è stata la mancata concessione del locale d’angolo tra Via Garibaldi e Piazza Cavour ad un gestore giovane, ad un immigrato regolare e integrato, che avrebbe riaperto un ristorante lì dove c’era stato sino a qualche tempo fa. Arriverà in quei locali un agricoltore di prodotti a chilometri zero, che si spera anche lui si “allarghi” un poco e favorisca ulteriori coperti nei giorni dell’estate. A proposito, il giovane immigrato se ne è andato in Riviera, aumentando lo spopolamento del Comune, che non sembra offrire attrattività ma solo ostacoli.