“Sono in dirittura di arrivo due importanti protocolli che renderanno Terni più sicura. Entrambi sono basati sulla più stretta collaborazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine e i privati, siano essi gli istituti di vigilanza che i semplici cittadini.
Mille occhi sulla città vede la collaborazione con gli istituti di vigilanza che potranno osservare e riferire alle forze dell’ordine nell’ambito della propria attività. Rammento che la giunta di Stefano Bandecchi, grazie alla sponsorizzazione di Unicusano, è stata la prima in Italia a dar luogo a un progetto sociale di vigilanza non pubblica sul patrimonio comunale: scuole, giardini, impianti comunali, ad iniziare da quelli sportivi, al fine di evitare furti e atti vandalici. Una strada che ora viene seguita da tanti altri comuni e che è sostenuta anche da governo centrale.
Controllo del vicinato è stato fortemente voluto da questa amministrazione ed è un progetto incentrato sulla collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine. Nessun protagonismo ma un esempio di cittadinanza attiva e di controllo diffuso, in quanto tanti occhi guardano meglio di alcuni. I gruppi di controllo non si sostituiscono certo alle forze di polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati.
La finalità è quella di aumentare la soglia di attenzione rispetto ad eventi anomali.
Le nostre strade, le nostre piazze, i quartieri saranno sicuramente più sicuri grazie all’attenzione di tutti.
Ringrazio il prefetto, il questore, tutte le forze dell’ordine, la nostra polizia locale, tutti i cittadini che si vorranno attivare”.
Lo scrive in una nota il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore.
Terni. Riccardo Corridore: “A Borgo Bovio e zona viale Brin arriva il vigile di quartiere”. “Sicurezza tema centrale per l’amministrazione”. Si punta sul “controllo di vicinato” e sulle “truppe bandecchiane”
Per quanto riguarda Mille occhi sulla città, il piano è stato esaminato giovedì, in prefettura, dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla seduta hanno partecipato anche i rappresentanti degli istituti di vigilanza privata, con i quali si è avviato un confronto operativo in merito al progetto volto a favorire la collaborazione tra pubblico e privato nella tutela della sicurezza urbana. La proposta sarà oggetto di ulteriori approfondimenti per la successiva sottoscrizione di un apposito protocollo tra la prefettura, i comuni interessati e gli istituti di vigilanza che operano sul territorio.
Il Controllo del vicinato. che sarà sottoscritto dal comune e dalla prefettura, è strumento di prevenzione della criminalità, vede la partecipazione dei residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi con le forze di polizia statali e locali.
A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il far sapere che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri reati potranno essere limitati.
Gli obiettivi sono:
- Coadiuvare le forze di polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza.
- Favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata.
- Migliorare il rapporto forze di polizia e la comunità scambiando informazioni tramite un coordinatore che le raccolga e le trasferisca.
I protagonisti del progetto:
- I gruppi del vicinato
- I coordinatori dei gruppi
- Le forze di polizia statali e locali
Cosa fa un gruppo:
- Presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana;
- Collabora con le forze dell’ordine segnalando, tramite un coordinatore, situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti.
- Collabora con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc.),
- Crea un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra vicini e riversarle al coordinatore del gruppo.
- Individua i fattori di rischio ambientale, anche sulla base delle indicazioni fornite dal coordinatore secondo i criteri indicati dalle forze di polizia, che favoriscono furti e truffe.
Per ulteriori informazioni 0744549809-838.