“Dopo le polemiche delle ultime ore sulla vicenda Stadio-Clinica, è necessario riportare la discussione sui fatti reali. Il tema vero non è il progetto di una clinica privata a Terni, ma la questione più ampia dell’organizzazione della sanità convenzionata in Umbria”.
È quanto sostengono in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pd, Maria Grazia Proietti e Francesco Filipponi e il consigliere regionale 5 Stelle Luca Simonetti.
“La priorità – aggiungono – è rivedere e valutare con attenzione l’insieme delle prestazioni sanitarie convenzionate, non solo a Terni, ma anche a Perugia”.
“Nel nuovo Piano Socio-Sanitario regionale – spiegano – dovrà essere affrontato questo nodo in modo serio e trasparente. A Perugia non ci sono più posti letto rispetto a Terni: la differenza è nella presenza di più strutture private, che spesso si concentrano sulle prestazioni più remunerative, come visite, diagnostica e interventi brevi, lasciando al pubblico le urgenze, i ricoveri complessi e le cronicità”.
“Questo modello rischia di creare uno squilibrio che va affrontato con serietà, perché se il pubblico resta da solo a gestire i casi più difficili e costosi, il sistema sanitario si impoverisce e si mette a rischio la sua sostenibilità. Su questo tema si innesta anche la vicenda della delibera della Giunta Tesei, che ha definito i tetti dei posti letto convenzionati per la provincia di Terni. È bene chiarire – spiegano i tre consiglieri ternani della maggioranza – che questa delibera non collega in alcun modo i posti convenzionati con il progetto della clinica privata del sindaco Bandecchi, perché la legge non lo consentirebbe. Si tratta comunque di una delibera che riteniamo sbagliata e inattuabile, perché si basa su un’impostazione provinciale che in sanità non esiste: la programmazione dei posti letto va fatta per USL, non per territorio comunale o provinciale. Serve un ripensamento complessivo della sanità privata convenzionata, a partire proprio da Perugia, in un quadro più equilibrato e trasparente”.