“Non c’è nulla di irregolare nella gestione degli appalti da parte del comune di Terni” ma “la scelta politica deve andare in un’altra direzione, le gare al massimo ribasso non garantiscono la qualità e il rispetto dei tempi, proponiamo quindi l’offerta più conveniente”.
Lo ha detto – a margine di una iniziativa del centrodestra – il consigliere Francesco Ferranti capogruppo di Forza Italia. Ma è la posizione unitaria di tutto il centrodestra.
“Il nuovo codice degli appalti – aggiunge il capogruppo a palazzo Spada di Fratelli d’Italia, Roberto Pastura – definisce che lo strumento preferibile, soprattutto su alcune questioni, come quelle dei Lavori Pubblici complessi, è l’offerta economica più vantaggiosa, dove l’aspetto del prezzo è uno degli elementi”.
Sull’argomento il centrodestra presenterà un atto di indirizzo in cui impegna il sindaco e la giunta
- A promuovere una revisione delle procedure interne di progettazione e affidamento degli appalti pubblici privilegiando l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), così come previsto dal Codice dei contratti pubblici;
- A definire, in sede di redazione degli atti di gara, requisiti premiali legati alla qualità dell’offerta, alla sostenibilità sociale ed ambientale, all’integrità aziendale e alla premialità occupazionale;
- Ad incentivare, anche attraverso protocolli di intesa con le associazioni di categoria, forme di partecipazione e confronto in fase di programmazione degli appalti, con l’obiettivo di garantire trasparenza, efficienza e una più ampia inclusione del tessuto imprenditoriale locale, sempre nel pieno rispetto della normativa vigente, dei principi di concorrenza, imparzialità e trasparenza;
- A monitorare con cadenza periodica l’andamento delle gare, i ribassi praticati e gli effetti sull’economia e sull’occupazione locale presentando annualmente un rapporto degli appalti pubblici in Consiglio comunale”.
Alla conferenza di questa mattina erano presenti anche i consiglieri del gruppo misto e Lista Maselli sindaco, Cinzia Fabrizi e Valdimiro Orsini.