Con una semplice cerimonia, la deposizione di un mazzo di fiori, è stata ricordata questa mattina a Terni, la strage alla stazione di Bologna avvenuta 45 anni fa, alle 10,25 del 2 agosto 1980. Era una sabato, anche allora.
L’iniziativa è della Amatori Podistica Terni e si è svolta in piazza Dante, nei pressi della stazione ferroviaria dove la stessa associazione sportiva ha apposto una targa in memoria di Torquato Secci, padre di Sergio, e già presidente dell’associazione famigliari vittime della strage.
Il bilancio dell’esplosione che devastò buona parte dello scalo ferroviario bolognese fu pesantissimo: 85 morti e 200 feriti. Tra le vittime Sergio Secci, studente ternano di 24 anni.
Per l’attentato ideato ed eseguito in ambienti neo fascisti, con la complicità di apparti deviati dello Stato, sono stati condannati: Valerio Fioravanti e Francesca Mambro insieme a Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini. Condannato anche un quinto uomo, per concorso nella strage, Paolo Bellini.
Gilberto Cavallini sta scontando l’ergastolo a Terni. Attualmente è in regime di semilibertà
Strage alla stazione di Bologna. Gilberto Cavallini condannato all’ergastolo, definitivamente
A rappresentare l’amministrazione comunale nella cerimonia di questa mattina è stato l’assessore Giovanni Maggi.
“È importante – ha detto l’assessore – che la memoria non vada perduta perché solo con il ricordo ai più giovani si può sperare che in futuro accadano situazione di carattere analogo, l’oblio è la cosa più brutta che può succedere”.
“La Amatori Podistica Terni non dimentica la strage di Bologna – ha detto il presidente della Associazione Alessio Schiavo – abbiamo partecipato a tutti gli eventi che hanno caratterizzato il ricordo della strage di Bologna e come Amatori Podistica cerchiamo di ricordare alle giovani generazioni quello che è successo. E ricordiamo insieme a Sergio, i suoi genitori, Torquato e Lidia, che hanno speso tutta la loro vita alla ricerca della verità”.