A raccontare un aneddoto di quella terribile mattina di 82 anni fa è Sergio Fazi, presente questa mattina alla commemorazione ufficiale in via Lanzi.
Racconta di come sua madre Rosina e sua sorella Annalisa, scamparono alle bombe. “Si trovavano a fare la spesa in piazza delle erbe (l’attuale piazza solferino), poi di ritorno, in corso vecchio, suonò l’allarme. Arrivate in casa, in via Umbria, raggiunsero alla fine della via un campo dove c’era una sorta di rifugio, un tunnel. Il campo era stato irrigato e quindi era bagnato, c’era il fango, alcuni vicini di casa lo attraversarono mente mia madre e mia sorella fecero un percorso diverso, seguirono una stradina perché mamma indossava le calze nuove e non voleva sporcarle. Poco dopo cominciarono i bombardamenti. Mia madre e mia sorella si salvarono, chi attraversò il campo morì o rimase ferito”.