“Quando stavo accompagnando mia madre fuori dal reparto per le dimissioni, lungo il corridoio mi è venuto spontaneo cercare con gli occhi una o più persone tra medici o infermieri, da poter salutare e soprattutto ringraziare. Ovviamente non ho visto quasi nessuno trattandosi di un reparto d’ospedale e non un bar.
Ho pensato a come poter far arrivare la mia gratitudine a tutte quelle persone che ogni giorno lavorano lì dentro, e sono arrivato a queste righe”.
Comincia così la lettera di Luca che vuole sottolineare la professionalità e l’umanità di coloro che operano ogni giorno, a vario titolo, nell’ospedale di Terni.
“In un epoca dove ormai è la normalità parlare di malasanità, liste d’attesa, problemi, di cose che mancano e non funzionano – scrive Luca – credo sia opportuno ogni tanto soffermarsi anche sulle cose che vanno bene, soprattutto sulle persone e sui professionisti con i quali si arriva a contatto quotidianamente, così dal nulla, spesso dal nulla, in un reparto d’ospedale.
Perché è così che è successo a mia madre, dopo anni e anni di ‘avventure’ tra medici e ospedali in giro per la regione e non solo.
“Un intervento…”
Non ci sembrava essere nulla di che, soprattutto per una donna operata a 40 anni a cuore aperto per fare un bypass. Invece dopo qualche incontro con la dottoressa Tassi, mi sono ritrovato insieme a mia zia in un’attesa lunga oltre 7 ore per l’asportazione parziale di un polmone a mia madre.
Avremmo decisamente preferito rimanere nelle nostre case, ma ahimè…
Ci tenevo quindi a ringraziare tutto il reparto di chirurgia toracica dell’ospedale di Terni, a partire dagli OSS, fino al professor Ragusa, che insieme alla sua equipe ha operato mia madre. Li ringrazio di cuore non solo per la loro professionalità, ma anche per la loro umanità.
Con ogni persona con la quale abbiamo interagito io e mia madre, abbiamo trovato una grandissima disponibilità, gentilezza e attenzione. Ho avuto personalmente la sensazione di avere il loro tempo a mia disposizione per sapere e capire al meglio la situazione di mia madre (cosa per nulla scontata viste le nostre numerose esperienze pregresse). Torno a sottolineare, dal professor Ragusa, alla dottoressa Tassi, al dottor Casadei, fino a tutti gli operatori del reparto, tutti, nessuno escluso.
Grazie di cuore davvero a tutti, avrei voluto ringraziarvi personalmente uno ad uno.
Spero questa mia esperienza condivisa possa essere di ispirazione e supporto a tutti i professionisti che lavorano ogni giorno all’ospedale di Terni, ed anche ai pazienti, perché siamo tutti bravi a lamentarci, ma quando c’è da fare qualche elogio, non ci spendiamo mai abbastanza, dando magari tante cose, sicuramente troppe, per scontate.
Buon lavoro a tutti”.
Luca