“Le associazioni ARCI Terni, Il Pettirosso, Sentieri Partigiani, ANPI Terni, CGIL Terni, ASD “Gramsci” Terni e i gruppi della Curva Est “Vecchio Stampo” e “Brigata Gagarin” che nei giorni scorsi avevano inviato una segnalazione alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria per chiedere la tutela dei murales realizzati nel 1975 allo stadio “Libero Liberati” dalla Brigata Pablo Neruda, accolgono con soddisfazione la risposta ufficiale arrivata ieri dall’Ufficio di Perugia.
La Soprintendenza ha infatti chiarito di non essere stata sinora informata né della presenza, né della volontà di spostamento dei murales, chiedendo immediate delucidazioni al Comune di Terni, a fronte della possibilità che tali opere possono rientrare a pieno titolo, come noi riteniamo, tra i beni culturali meritevoli di tutela, in quanto testimonianza importante di storia, identità e memoria collettiva. Una presa di posizione che smentisce le ricostruzioni apparse in questi giorni, restituendo chiarezza sulla vicenda e che apre alla possibilità del riconoscimento dell’interesse culturale dei murales”.
Lo rendono noto con un comunicato tutte le associazioni che avevano sollecitato un intervento della soprintendenza stessa sulla rimozione dei murales del Liberati.
Terni. I murales del Liberati saranno rimossi, conservati e ricollocati nella piazza del nuovo stadio. “La soprintendenza verifichi e supervisioni”
“Per noi – aggiungono – questi dipinti non sono semplici decorazioni murarie: sono il lascito degli esuli cileni accolti a Terni dopo il golpe di Pinochet, un segno tangibile della solidarietà internazionale che la città seppe esprimere in quegli anni”.
A breve verrà organizzata una manifestazione pubblica che ripercorrerà la storia dei murales e della Brigata Pablo Neruda.
LA RISPOSTA DELLA SOPRINTENDENZA