La sala Arpa di Terni il 27 settembre, dalle ore 8 alle 14.30, ospiterà il convegno dal titolo “Endocardite infettiva nell’era post-pandemica – Realtà e falsi miti alla luce delle nuove linee guida”, un appuntamento di rilievo per il mondo medico e sanitario, con la partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia, organizzato dal dottor Valentino Borghetti, direttore della struttura complessa di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.
L’obiettivo è di offrire strumenti concreti per migliorare la diagnosi precoce, personalizzare il percorso terapeutico e la prevenzione del paziente a rischio. Inoltre saranno analizzate le più recenti linee guida internazionali, ponendo l’accento sul ruolo del team multidisciplinare.
«È importante ancora oggi parlare di endocardite infettiva – spiega Borghetti – perché rappresenta una delle infezioni cardiovascolari più gravi e complesse, con impatto clinico significativo in termini di mortalità. Una diagnosi tempestiva risulta fondamentale per il trattamento. Le linee guida aggiornate offrono criteri diagnostici più specifici e una maggiore attenzione ad un approccio integrato multidisciplinare».
Con l’avvento della pandemia da Covid-19 si sono modificati radicalmente gli accessi alle cure, ritardando le diagnosi e trattamenti.
«La pandemia ha alterato la percezione del rischio da parte del paziente, modificando la riorganizzazione dei percorsi ospedalieri – prosegue Borghetti – rendendo più complessa l’identificazione precoce dell’ endocardite infettiva».
Tra i temi centrali dell’incontro, particolare attenzione sarà dedicata allo sfatamento dei falsi miti ancora diffusi su questa patologia, in particolare sulla profilassi antibiotica, sull’indicazione chirurgica e sulla gestione ambulatoriale, spesso oggetto di errate convinzioni che rischiano di compromettere la corretta cura della malattia.