Una seduta del consiglio comunale di Terni turbolenta con le opposizioni che lasciano l’aula ad inizio lavori e il pubblico presente che rumoreggia e chiede le dimissioni del sindaco il quale non intende assecondare questa richiesta (ovviamente9. Bolla in 20 facinorosi coloro che protestano e ricorda che “ho ter anni di mandato, fine della storia”.
Accusa la destra (fascista) e la sinistra (comunista) di essere antidemocratici “non hanno ragione di esistere, non permettono agli altri di parlare” e aggiunge “la destra e la sinistra ternane sono d’accordo sull’operato di Hamas, le ragazze ternane andranno in giro con il velo”.
Tutto nasce, lo ricordiamo da un post di Bandecchi sui bambini di Gaza che ha suscitato una valanga di polemiche a livello nazionale.
COSA HA SCRITTO BANDECCHI
“20 mila bambini non sono mai morti. E questo è il primo punto.
Solo voi credete ad Hamas.
Poi mi viene naturale dire che i bambini della Striscia finiscono la loro infanzia a nove anni, dato che le bambine a quell’età vengono trombate.
Venti mila non sono mai esistiti, gli altri sono soldati di Hamas. Non voluto neppure dall’autorità Palestinese che poteva esser Stato dal 1948″.
IL CONSIGLIO DI QUESTA MATTINA
Emidio Maria Gubbiotti, capogruppo Pd, annuncia che il Pd e il M5S lasceranno l’aula: “quanto scritto venerdì dal nostro sindaco sulla tragedia di Gaza – ha detto – riteniamo che abbia una gravità altissima, non accettabile, non ci consente di rimanere indifferenti e ci impone un segnale di censura evidente e quindi lasceremo l’aula”.
A nome del gruppo di Fratelli d’Italia ha preso la parola Elena Proietti Trotti: “c’è un momento nel quale non è più consentito minimizzare – ha detto – quando tornerà un po’ di umanità noi torneremo in questo consiglio comunale, le parole utilizzate nei confronti die bambini, e lo dico da madre, sono inaccettabili”.
Anche il vice segretario regionale della Lega, Valeria Alessandrini ha condannato le parole del sindaco: ““Da parte di chi rappresenta la città ci si aspetta sempre un linguaggio e un comportamento consoni al ruolo e rispettosi dei valori civili e umani – ha detto – Sul conflitto israelo-palestinese è legittimo aprire un confronto politico, ma resta imprescindibile l’impegno comune a difendere la dignità della persona e, soprattutto, la vita dei bambini, che non possono e non devono mai diventare terreno di scontro politico, né oggetto di dichiarazioni irrispettose e inaccettabili da parte di chi siede nelle istituzioni e rappresenta la comunità”.
Il consiglio è poi proseguito far le proteste. Dal pubblico altre grida, “vergognatevi”, “buffone”, rivolto al primo cittadino.