Di Chiara Furiani
E’ in arrivo uno degli appuntamenti più intriganti di questo REF 40.
Christophe Chassol è un talento multiforme, eclettico, ma rigorosamente audace e sperimentale.
Rientra quindi perfettamente nella cifra stilistica di Roma Europa, il festival più avant-garde sulla piazza.
Innumerevoli le influenze e i linguaggi da cui il quarantanovenne Chassol si è lasciato attraversare negli anni, così come molteplici e variegate sono state le formule creative e le collaborazioni – basti citare quella con Solange Knowles, illustre esponente del new soul più di nicchia, sorella della ben più nota e “digeribile” Beyonce.
Difficile quindi catalogarlo – e per fortuna – in un ambito preciso, questo geniaccio che si destreggia abilmente tra jazz e musica contemporanea.
A Roma Chassol propone un progetto davvero di grande suggestione, peraltro coadiuvato da un ensemble d’eccellenza, i Miroirs Étendu: voce, contrabasso, piano, percussioni e batteria, sotto la direzione di Fiona Monbet.
Il 5 ottobre il nostro in primo luogo incontra Steve Reich, tra i talenti più fulgidi della musica del ‘900, maestro del minimalismo, e ne ripropone in salsa Chassol la sua “City Life” del 1995, ritratto in musica dei rumori di New York.
A seguire, e a ribadire il legame col guru del minimalismo, “Reich & Darwin”, dal celebrato album “Big Sun” e poi “Paris Noir” composizione in cui Chassol ha voluto dare voce ai suoni della sua città.
Tutto ciò, ad appena una settimana da “Flammenwerfer”, visto sempre al Teatro Argentina.
Uno spettacolo di incomparabile suggestione, ispirato alla vita di un pittore svedese di metà ‘800, Carl Fredik Hill.
Notevole talento, ma tormentato dalla malattia mentale, che ne provoco’ la precoce fine, in tempi in cui lo stigma della diversità non poteva che segnare in negativo.
Hotel Pro Forma, la compagnia teatrale danese ideatrice di questo splendido progetto, ha chiamato a raccolta Blixa Bargeld, iconico frontman degli Einsturzende Neubauten, che per l’occasione ha composto appositamente alcuni brani, l’ensemble vocale IKI e le musiche di Nils Frahm.
L’insieme ha funzionato alla perfezione ma in particolare le sezioni cantate dalle IKI hanno toccato vette di sublime bellezza.
Come al solito, Roma Europa Festival ha colto nel segno, e ci aspettano ancora moltissime belle sorprese.